Lettera della Parrocchia di San Possidonio

La comunità di San Possidonio tutta ha appreso la notizia delle dimissioni del Vescovo Francesco Cavina con grande stupore e incredulità: ci si aspettava che prima o poi potesse essere mandato altrove, dopo sette anni così intensi tra il sisma e la ricostruzione, ma si pensava che il processo di ricostruzione delle strutture terremotate della Diocesi di Carpi lo tenesse ancorato al nostro territorio fino a lavori ultimati.

Se non ci fosse stata un’ostilità così marcata e prolungata nei suoi confronti da parte della stampa, sicuramente avrebbe concluso il percorso cominciato nel 2012: infatti l’eccellente lavoro fatto fino ad oggi ha identificato il Vescovo della nostra Diocesi come il Vescovo della Ricostruzione. Una ricostruzione oggettiva e materiale, ma anche nei termini di Chiesa spirituale, come comunità unita e presente; infatti ha portato a tutte le parrocchie una ventata di innovazione cercando di avvicinare all’ambiente cattolico anche chi non aveva mai praticato, ma soprattutto i giovani.

E’ da tanti anni che le nostre parrocchie erano prive di suore, un po’ per mancanza di vocazioni e un po’ perché le nostre poche sorelle italiane invecchiano, ma Monsignor Cavina si è attivato fin da subito per fornirci questa preziosa presenza.

Una sana collaborazione tra parrocchia e Diocesi è sempre stata presente: i tempi sono cambiati e le idee vanno “svecchiate”; un paese innovativo dove la convivenza è alla base di tutto e dove le diverse idee si condividono in armonia è la realtà per un futuro migliore da offrire alle nuove generazioni.

Padre Sebastiano e tutta la parrocchia di San Possidonio tengono ad esprimere profonda amarezza e solidarietà a monsignor Francesco Cavina per la situazione creatasi in questi ultimi mesi di apostolato in Diocesi.

Una piccola rappresentanza del Consiglio Pastorale Parrocchiale è stata ricevuta dal Vescovo il giorno dopo le dimissioni per portargli conforto e salutarlo prima della partenza: Anna Malavasi con la mamma, Paolo Verri con la moglie, Roberto Filippetti, Gabriella Ingaglia e Carla Varini. Un incontro che ha valorizzato la figura di un uomo che lascia un incarico di rilievo per il bene della Diocesi e di tutte le parrocchie, nonostante le indagini abbiano constatato l’estraneità delle accuse mosse a Sua Eccellenza.

In questa grande gogna mediatica che va avanti da più di un anno, dispiace che vengano citati solamente aspetti negativi e che non si ricordino i progetti che monsignor Cavina ha portato a compimento in questi sette anni.

Padre Sebastiano e la comunità di San Possidonio augurano a Sua Eccellenza che continui con lo stesso slancio ad operare e a professare la parola di Dio, ovunque sarà la nuova destinazione; mancherà tanto ai suoi fedeli che pregheranno per lui.

Parrocchia di San Possidonio