Mandato missionario ai volontari di Mirandola

Don Fabio Barbieri e un gruppo di volontari partiranno da Mirandola per Gostime il 30 giugno

ALBANIA

Come sorelle e fratelli

Lo scorso 26 maggio, nel Duomo di Mirandola, durante la Santa Messa delle 18.30, don Antonio Dotti ha consegnato il mandato missionario ai volontari della parrocchia in partenza per l’Albania. Tra questi Anna Puppini, Antonella Iasiello, Fabio Balboni, Gianluca Giannini – seminarista in servizio a Mirandola -, Sabrina Galiotto, Stefano Zerbini, guidati dal parroco don Fabio Barbieri, partiranno domenica 30 giugno per l’Albania e saranno ospiti per una settimana presso la missione delle suore appartenenti al Movimento Contemplativo Charles de Foucauld che si trova nel piccolo villaggio di Gostime, a 29 chilometri di distanza dalla città di Gramsh. Le religiose che accoglieranno il gruppo di volontari sono suor Zaveria e suor Teresinha, poiché la terza della comunità, suor Maria Teresa Olivero, si trova attualmente in Italia per motivi di salute. Invitiamo tutti ad unirsi alle preghiere del Consiglio Missionario per accompagnare i volontari in questa, seppur breve, esperienza di vita missionaria condivisa.

Don Fabio Barbieri spiega, di seguito, le motivazioni della scelta di Gostime come destinazione e con quale spirito il gruppo si mette in cammino. “Sono stato in Albania cinque volte. Una delle ultime volte ho incontrato per breve tempo questa comunità di suore. Mi aveva colpito la loro spiritualità, la sobrietà della loro missione, la loro dedizione ai poveri e ai disabili – afferma -. Arrivato a Mirandola, come parroco, agli inizi di marzo del 2020, ho proposto alla commissione missionaria parrocchiale di tenere

dei contatti con questa realtà. È così abbiamo fatto. Ho pensato allora che occorresse andare ad incontrare le suore di Gostime per stare con loro, condividere le loro giornate, accompagnarle nel loro servizio ai poveri e ai malati… Sei persone della parrocchia hanno subito accolto la proposta. Sono tutte persone impegnate in vario modo nella vita parrocchiale. Spero in una bella esperienza di comunione tra noi, con le suore e con la loro piccola comunità cristiana. Il desiderio – conclude – è di rendere ancora più intenso il rapporto tra la nostra parrocchia e la loro missione nella direzione di un aiuto reciproco e di una crescita insieme”.