Gentilissimo Monsignor Cavina,
le scrivo a nome di tutti noi studenti che, nell’anno accademico 2017-2018, frequentando il 3° anno del Corso di Scienze Religiose all’Istituto Apollinare di Roma, hanno avuto il privilegio di poterLa conoscere anche nelle vesti di docente di Teologia Sacramentaria.
La notizia del suo coraggiosissimo e dignitosissimo “passo indietro” nell’incarico pastorale rivestito a Carpi è giunta a tutti noi, nelle tante località dell’Italia in cui viviamo, e ci ha incredibilmente colpito.
Da una parte, come già detto, c’è tutto il Suo coraggio di fare una scelta tanto dolorosa eppure certamente tanto sapientemente illuminata dal Signore. Dall’altra c’è la indegna e triste vicenda mediatica che ha dato risalto a ombre malevole e inesistenti. E in tutto quel buio di voci artatamente diffuse per tentare di sporcare il Suo certamente cristallino operato, ad uscirne in piena luce, accanto a Lei, è quel Cristo che ancor oggi, continua a venire posto sulla croce.
Le siamo affettuosamente vicini con grande stima e ammirazione.
Le porgiamo il nostro più sincero saluto con le parole di Gesù, come tramandateci grazie al Vangelo di Matteo. “Non praevalebunt”. Il Male non prevarrà mai e ciò grazie anche a chi, come Lei, non si lascia sconfiggere e sa affrontare con coraggio e con fede prove di grande difficoltà.
Le pagine dei giornali volano e del male che hanno fatto non resta che l’amaro. Resta la testimonianza della Fede che Lei ha saputo dare.
I Suoi affezionati studenti dell’ISSRA – Apollinare Roma