Nuovo consiglio direttivo per Porta Aperta Carpi

Si riparte grazie alle donne. Quello che da più parti si auspica e si invoca, ovvero una maggiore e più incisiva presenza delle donne nei ruoli di responsabilità – anche Papa Francesco, di recente, si espresso in proposito per quanto riguarda la Chiesa – Porta Aperta Carpi lo ha tradotto in concreto. La settimana scorsa, infatti, all’interno del neoeletto consiglio direttivo della Onlus, le cariche principali si sono colorate di rosa. Angela Manfredi torna nuovamente in servizio come presidente, affiancata da Arianna Agnoletto, vicepresidente, Alessandra Mioni, segretaria, Danilla Pacchioni, tesoriera. “Un grandissimo augurio a tutte, per la presa in carico di una grande responsabilità e di un grande onore – questo il messaggio del presidente uscente, Massimo Morselli -: quello di rappresentare e aiutare la vita di un’associazione molto importante per Carpi e, soprattutto, per chi si trova qui in situazione di difficoltà. Insieme agli auguri ai ringraziamenti, aggiungo l’auspicio: che la nostra associazione di volontariato si dedichi sempre di più a fare conoscere le proprie attività e i propri valori”.

 

Angela Manfredi, presidente
Lo spirito delle origini

Fa parte dei fondatori di Porta Aperta Angela Manfredi, che si unì ai primi volontari, guidati da Romana Zelocchi, su mandato del Vescovo Alessandro Maggiolini, a partire dal 1988. “Allora l’emergenza era data dalle necessità dei primi immigrati a Carpi – sottolinea la neopresidente -, cioè da una prima ondata migratoria di stranieri, di cui ricordo diversi giovani studenti. Poi, nel tempo, Porta Aperta è diventata un servizio rivolto a tutte le persone in stato di disagio, per puntare alla promozione della loro dignità e al raggiungimento di una autonomia in grado di farle uscire dal bisogno. Successivamente, nel 2002, è nata Recuperandia per la diffusione della cultura del riuso e di nuovi stili di vita sostenibili. Sono tutti passi che ho avuto la possibilità di vivere”. E’ in virtù di questa storia che Angela ha accettato di diventare nuovamente presidente dell’associazione, “malgrado l’età”, afferma con un sorriso. “Ho detto di sì – spiega – perché gli altri consiglieri si sono dichiarati disponibili ad aiutarmi, dunque posso fare affidamento sul loro sostegno, dato che sono persone che stimo molto a livello umano e per la loro preparazione professionale. Ma c’è anche un altro motivo – aggiunge -, vorrei infatti, con questo incarico, mantenere vivo lo spirito delle origini, di Romana Zelocchi e dei Vescovi che si sono susseguiti, tenendo insieme le varie anime e provenienze che fanno parte oggi dell’associazione”.

Della presenza femminile nei ruoli di responsabilità a Porta Aperta Angela si dice, naturalmente, molto soddisfatta, non solo perché “il precedente consiglio era formato tutto da uomini”, ma anche perché è convinta che le donne possano dare un contributo originale nel servizio offerto dall’associazione. “La donna – osserva Angela – è abituata a muoversi su cinque livelli: moglie, madre, colei che si occupa della casa, che assiste gli anziani, che svolge la sua professione al lavoro. E’ dunque portata ad una capacità di organizzazione, oltre che ad una particolare cura delle relazioni. Al riguardo, credo di avere accanto a me alla guida di Porta Aperta compagne di strada molto dotate”.

Ripercorrendo i suoi trent’anni di volontariato, che le hanno permesso di conoscere tanti ambienti, volti e realtà, Angela intravede un percorso di profonda maturazione personale. “Ho iniziato spinta dal desiderio di fare qualcosa per gli altri. Tuttavia, aiutando, per quello che ho potuto, il prossimo, ho sentito di fare anche qualcosa per me stessa. Questo servizio mi ha aiutato, infatti, a diventare più matura e tollerante. Non giudico più le persone come prima, ma mi viene da accettarle per come sono, cercando di comprendere quale realtà hanno dietro i loro sentimenti e le loro difficoltà. Niente è mai tutto bianco o tutto nero… Come sono stata accolta io – conclude -, così da Porta Aperta ho imparato ad accogliere gli altri”.

 

Arianna Agnoletto, vicepresidente
Dal lavoro al volontariato in continuità

Una esperienza lavorativa e umana tutta trascorsa nel sociale, presso il Comune di Carpi e l’Unione Terre d’Argine. Un impegno, unito a dedizione, che l’ha vista seguire in prima persona lo sviluppo del Progetto “Carpi non spreca”, intrattenendo un rapporto diretto con Porta Aperta. E’ così che una volta andata in pensione, nel 2017, Arianna Agnoletto ha deciso di dedicarsi al volontariato all’interno dell’associazione. “Ho scoperto la bellezza che sta dietro a questa realtà e mi sono rivolta a Recuperandia perché mi piace molto il progetto che la contraddistingue. Non ho una formazione propriamente cattolica, ma sento di condividere con gli altri volontari una profonda tensione al dono del proprio tempo agli altri”. Per Arianna, che è oggi anche presidente della Consulta C (attività umanitarie e socio-assistenziali, diritti dei cittadini e degli utenti) del Comune di Carpi, questo tipo di volontariato è stato, dunque, il naturale proseguimento della professione per cui si è spesa in tanti anni di lavoro. Ora, sottolinea, “non è un momento facile, perché il primo periodo della pandemia e adesso, purtroppo, la ripresa dei contagi ci tengono in sospeso, in uno stato di precarietà in cui non si ha modo di pianificare il prossimo futuro. Comunque, non ci fermiamo e – afferma con semplicità e modestia – metto a disposizione come vicepresidente di Porta Aperta quello che ho potuto imparare nel mio lavoro”.

Alla bottega di Recuperandia, così come ha evidenziato più volte, negli anni, il responsabile, Massimo Melegari, “la gente dimostra di andare volentieri perché si sta bene”. Un’affermazione che Arianna Agnoletto fa propria sulla base di quanto ha potuto constatare di persona: “E’ un ambiente bellissimo caratterizzato da accoglienza e disponibilità. E lo percepiamo innanzitutto noi che facciamo servizio. Ogni volontario dà il proprio contributo, come può – conclude -, unicamente con il desiderio di dare, e questo ha un grande valore, è un arricchimento reciproco”.

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Membri del consiglio direttivo di Porta Aperta Carpi

Il nuovo consiglio direttivo di Porta Aperta Carpi è composto da: Angela Manfredi, presidente; Arianna Agnoletto, vicepresidente; Alessandra Mioni, segretaria; Danilla Pacchioni, tesoriera; consiglieri Giovanni Gattel, Claudio Lugli, Lazzaro Righi.