Le ferite degli abusi e le buone prassi: ecco i primi due testi elaborati dai membri del Servizio Nazionale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili della CEI.
Le ferite degli abusi e le buone prassi sono gli argomenti dei primi due sussidi elaborati dai membri del Servizio Nazionale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili della CEI.
I sussidi, pensati per formatori, educatori ed operatori pastorali, vogliono essere – senza alcuna pretesa di esaustività – strumenti di studio e di primo approfondimento per coloro che, all’interno delle équipe regionali, diocesane o interdiocesane dei SRTM e SDTM, siano impegnati nella prevenzione di ogni forma di abuso in ambito ecclesiale.
In particolare il primo sussidio, a cura di Anna Deodato, p. Amedeo Cencini, d. Gottfried Ugolini, è dedicato alle ferite degli abusi, cercando di rispondere a domande necessarie: Dove accade l’abuso? Quando si verifica? Quali caratteristiche ha? E, soprattutto, quali sono le conseguenze per la vittima? Il testo si configura come un approccio pedagogico e divulgativo che possa aiutare educatori e operatori pastorali a comprendere la terribile realtà degli abusi. Ricordando a tutti che al centro e all’inizio di ogni riflessione e comprensione deve esserci accoglienza, riconoscimento, ascolto delle persone ferite.
Il secondo, realizzato da d. Gianluca Marchetti e d. Francesco Airoldi, mette in evidenza invece le buone prassi in parrocchia e nei luoghi comunitari, ossia quei modi di agire che sono la concreta espressione della cura e custodia dei più piccoli, ponendo al centro i bambini e valorizzando la corresponsabilità comunitaria attraverso la partecipazione e formazione degli operatori pastorali.
I sussidi sono liberamente e gratuitamente scaricabili.