Ponte tra strada e chiesa

A 25 anni dalla consacrazione la cappella è il cuore delle attività educative

Il 17 novembre dell’anno 2000 fu consacrata da monsignor Elio Tinti la cappella dell’Oratorio cittadino Eden. “Al suo ingresso in Diocesi, il vescovo Elio venne subito coinvolto nelle sfide la chiesa di Carpi stava affrontando – commenta don Massimo Dotti, parroco della Cattedrale, già direttore dell’Oratorio – . Tra queste, la necessità di dare un volto rinnovato all’Eden, perché continuasse ad essere per le nuove generazioni quel ponte tra la strada e la chiesa che da molti decenni era stato. Tra le sue priorità – sottolinea – quella che l’Oratorio fosse un luogo di preghiera: esortò ad una celebrazione mensile della Messa per educatori, insegnanti, ragazzi e genitori. Inoltre, volle che vi fosse conservata l’Eucarestia in perpetuo, come segno della presenza silenziosa e potente del Signore e occasione per la preghiera personale e l’Adorazione. Per questo si affrettò a consacrare la cappella che divenne un baricentro importante delle varie esperienze educative”.

Prosegue, poi, Riccardo Setti, adulto di Azione Cattolica ed ex educatore: “La cappella dell’Eden ha rappresentato nel tempo, come educatore e come credente, un punto di riferimento per l’Oratorio. In tanti anni come educatore ho trovato nella cappella un luogo dove i ragazzi dell’Acr potessero sentire la potenza della preghiera stando in un ambiente che calzasse perfettamente a quelle esigenze: la tranquillità, il silenzio, le luci basse – evidenzia – . Ciò ha aiutato i ragazzi a calarsi nell’atmosfera e a immergersi nella preghiera personale. Allo stesso modo, da adulto – aggiunge – ho sperimentato la bellezza della cappella, perché nei momenti comuni con altre persone ho sentito la vicinanza della preghiera con l’accompagnamento a volte di musica classica e a volte con letture che facessero da spunto”.

Fra i più giovani, Tommasi Valenti del clan Agesci Carpi 1 ricorda: “Quando da piccolo entravo nella cappella dell’Eden, veniva spontaneo il paragone con le dimensioni del Duomo. La cappella è un luogo più intimo, più a misura di bambino, che agevola forse la riflessione e la preghiera in piccole comunità. Ricordo bene le celebrazioni con la Scuola Sacro Cuore, per esempio il momento dell’imposizione delle Ceneri ad inizio Quaresima con la mia classe”.