Prosegue con celerità il cammino propedeutico all’unificazione delle diocesi di Modena-Nonantola e di Carpi rispettando i tempi e i passaggi che erano stati definiti nel corso della riunione del dicembre scorso dei Consigli Episcopali, il contesto dove avviene la sintesi di tutto il percorso. Giovedì 6 febbraio, sempre a Carpi, il vescovo Erio ha riunito tutti i Vicari Episcopali per raccogliere il frutto delle attività di questi ultimi due mesi nelle tre aree di lavoro, quella amministrativa, pastorale e territoriale. Nel mese di gennaio si sono riuniti a livello interdiocesano i Consigli pastorali e presbiterali così che anche l’esito di questi due passaggi è stato condiviso dai Vicari Episcopali.
Si può parlare di un’accelerazione del processo di unificazione con la prossima tappa, la riunione dei Consigli Episcopali, fissata per il 9 aprile che già potrebbe mettere qualche punto fermo. Uno di questi potrebbe essere la suddivisione territoriale in cinque Vicariati che è l’ipotesi più solida a cui si sta lavorando, a cui consegue la necessità di definire le responsabilità dei Vicari, che assumeranno un ruolo importante anche in base alle deleghe che riceveranno da parte del Vescovo, con l’obiettivo di dare maggior valore ai territori garantendo il coordinamento e l’uniformità d’azione con il resto della Diocesi.
Altro punto fermo che si va delineando in ottica unificazione è la riforma della Curia e degli uffici pastorali diocesani con l’obiettivo di migliorare il loro supporto alla vita pastorale e proprio per questo motivo prenderanno il nome di “servizi”. Un servizio è tale se risponde ai bisogni della pastorale dei territori e non solo perché promuove eventi dall’alto. Una riforma dei servizi di curia fortemente orientata a favorire le sinergie tra le specifiche competenze per convergere sugli ambiti di vita ispirati a quelli proposti dal convegno ecclesiale di Verona (Vita affettiva, Il lavoro e la festa, La fragilità umana, La tradizione, La cittadinanza). Quindi la chiave della riforma sta negli uffici che diventano servizi che si dovranno relazionare con la nuova figura dei
Vicari e con i nuovi Vicariati. Per il settore dell’amministrazione si sta procedendo nella ricognizione della situazione delle due diocesi per addivenire ad una soluzione amministrativa unica che sia la base su cui poggia la nuova diocesi. C’è fiducia che già ad aprile sia possibile vedere definiti sia l’assetto dei Vicariati e l’organizzazione dei Servizi di Curia. Poi si dovrà attendere il completamento dei vari passaggi amministrativi, sicuramente la parte più complessa e dispendiosa in termine di tempo, che di fatto sanciranno la costituzione del nuovo ente diocesi sotto il profilo giuridico, in attesa del pronunciamento definitivo della Santa Sede e il recepimento da parte dello Stato Italiano. L.L.
Lo scorso 13 febbraio presso la Curia vescovile di Carpi il vicario per la pastorale don Carlo Bellini ha convocato tutti i direttori di Uffici e servizi diocesani, insieme ai dipendenti. E’ stata l’occasione per condividere il cammino fino ad ora compiuto all’interno del processo di unificazione delle due diocesi nel settore della Pastorale. Un proficuo momento di ascolto e di scambio di valutazioni nella prospettiva di costruire con entusiasmo il futuro della nuova diocesi. Tra le priorità emerse la necessità di un costante collegamento tra centro e periferia, all’interno di una struttura organizzativa il più possibile omogenea a livello di territori (vicariati). L’invito poi ad assumere scelte coraggiose e “profetiche” nella guida dei nuovi organismi ispirate alle proposte emerse dal Sinodo e dal Cammino sinodale.