Santa Croce – Diamo luce e speranza

Il cammino di Avvento e di Natale vissuto in sintonia con l’enciclica Laudato si’ e lo spirito del Giubileo

Laudato sii, o Signore, Speranza e Vita!”. Così è iniziata la preghiera di ringraziamento letta durante Santa Messa della Notte di Natale, in una chiesa gremita come non si vedeva da tempo, a conclusione del cammino di Avvento della nostra comunità parrocchiale. Un cammino che ha visto coinvolti tutti, bambini, ragazzi, famiglie, catechismo, gruppo scout, gruppo Caritas, gruppo missionario. Lo stesso cammino, con strumenti e metodi diversi ma tutti con l’unico obiettivo: quello di dare Luce e Speranza, in preparazione al Giubileo. Una strada illuminata dall’enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco, che quest’anno compie dieci anni. I passi ci hanno portato a soffermarci sul grido della terra vicino a noi nella nostra casa comune: la Chiesa; situazioni di difficoltà e malattia che ci pongono tutti di fronte all’invito di Gesù, quello di amare il prossimo come noi stessi.

Attività condivise per illuminare la comunità Un cammino che ci ha spinto non solo a parlarne ma ad agire in modo concreto, attraverso azioni che hanno coinvolto le famiglie, i bambini e i ragazzi, come l’allestimento di un banchetto domenica 8 dicembre con la vendita di decorazioni natalizie portate da casa, per dare loro una seconda vita e una nuova famiglia, o come l’autofinanziamento organizzato dal gruppo scout domenica 15 dicembre con la vendita di oggetti natalizi, dolcetti e lasagne. Sempre con lo stesso unico obiettivo: dare Luce e Speranza ad una situazione particolare che stiamo affrontando come comunità.

Riscoprire luoghi e simboli di fede
Un cammino che ci ha portato a riflettere dando Luce non solo alla sofferenza, ma anche a quei luoghi della nostra chiesa che ci siamo accorti essere in penombra. Abbiamo dato luce al Confessionale, interrogandoci su quanto l’Avvento sia un tempo fondamentale per la speranza cristiana che incoraggia a credere e a rimediare alle azioni negative, su quanto sia importante stare attenti che “i nostri cuori non si appesantiscano” (Lc 21,34), riscoprendo l’Avvento come un tempo in cui scardinare le nostre comodità per concentrarci maggiormente su Cristo e per rispondere alla distruzione ecologica. Abbiamo dato luce al Battistero, ricordandoci che Dio ci chiama per nome, che ci chiama ogni giorno a compiere meraviglie (cfr. Sal 97) riscoprendoci illuminati fin dal giorno del nostro Battesimo, invitandoci l’un l’altro a spegnere il cellulare per qualche ora ogni giorno e creare relazioni con chi abbiamo accanto. Abbiamo dato Luce alla statua del Cristo deposto dalla Croce, preludio della risurrezione, da cui nasce la Chiesa che ci fa essere missionari ai confi ni, accogliendo l’invito del Battista a dare una tunica a chi non ne ha (cfr. Lc 3,11). Ci siamo ricordati di quanto sia fondamentale avere il coraggio sì di camminare insieme, ma anche quello di fermarci,di “stare dentro” insieme, con empatia, guardando attorno e facendoci carico delle difficoltà di chi abbiamo accanto, mettendo in pratica il comandamento dell’amore.

Abbiamo riscoperto il nostro Battesimo come sorgente che ci rende capaci di portare Luce e Speranza e di riconoscerci benedetti dal Signore (cfr. Lc 1,42), mettendo a disposizione della nostra comunità parrocchiale il nostro tempo, consapevoli di condividere questa benedizione con chi abbiamo accanto. Per questo ogni membro della comunità è stato invitato a prendere un voucher spendibile dedicando un’ora del proprio tempo nello svolgere uno dei tanti servizi presenti nella nostra parrocchia. Un invito a prendere il largo.

Riconoscere il Signore nelle piccole azioni quotidiane
Il culmine del cammino è stata la Notte di Natale durante la quale la Santa Messa animata dai ragazzi e dai giovani della nostra comunità, è stata preceduta da una Veglia di preghiera come sintesi del cammino di Avvento, in cui i bambini e i ragazzi del catechismo e dell’Agesci hanno rappresentato i momenti principali della Natività, sempre illuminati dalla “Laudato Si’”.

Al termine del cammino di Avvento e del tempo di Natale appena concluso, ci auguriamo che la Luce che ha guidato i pastori e i magi a riconoscere e ad adorare il Signore possa restare sempre impressa nella nostra mente e nei nostri cuori, perché possiamo anche noi riconoscerlo e adorarlo nelle piccole azioni della nostra quotidianità. Azioni che possono rendere il nostro mondo un posto migliore, più vivibile, dove di fronte alla sofferenza e alla difficoltà non si chiudono gli occhi, ma ci si tirano su le maniche, proprio come abbiamo cercato di vivere in questo Tempo di Avvento.

E allora, solo così, potremo farci eco di quella preghiera citata nelle prime righe: “Laudato sii, o Signore, per avermi chiamato a contemplare la luminosità del tuo cuore, oasi di Pace! Laudato sii, o Signore, Giubileo di Speranza!”.

A cura della comunità parrocchiale