Domenica 13 aprile si celebra la Giornata mondiale di preghiera per le Vocazioni. Il Servizio Diocesano per le Vocazioni invita alla preghiera e alla riflessione tutte le parrocchie con una particolare attenzione a coinvolgere i ragazzi, i giovani e le famiglie. Quest’anno sarà la parrocchia di San Possidonio ad ospitare la Settimana vocazionale dal 6 al 13 aprile che prevede momenti specifici per le diverse vocazioni. A conclusione della Settimana, domenica 13 aprile, alle ore 17, il Vescovo conferirà il ministero dell’Accolitato ai due seminaristi diocesani Anand Antony e Xavier Kannatu.
Questo il programma della settimana di preghiera:
Domenica 6 aprile
Ore 16.30 ‘ Chiesa parrocchiale
Veglia di preghiera per le vocazioni di speciale consacrazione a Dio con i Religiosi della diocesi.
Martedì 8 aprile
Ore 19 ‘ Villa Varini
L’Associazione familiare ‘Venite alla festa’ presenta la sua esperienza e invita le famiglie alla celebrazione eucaristica per chiedere il dono di autentiche vocazioni alla famiglia cristiana.
Giovedì 10 aprile
Ore 19 ‘ Chiesa parrocchiale
Santa Messa celebrata da don Francesco Cavazzuti per chiedere il dono di molte vocazioni missionarie.
Ore 21 ‘ Canonica
Testimonianza missionaria di don Francesco Cavazzuti
Sabato 12 aprile
Ore 15 e ore 17 ‘ Canonica
I seminaristi diocesani guidano gli incontri dell’Acr e dei Giovanissimi.
Ore 19 ‘ Chiesa parrocchiale
Santa Messa con la presenza dei diaconi della diocesi e invito alla preghiera per il dono delle vocazioni diaconali.
Domenica 13 aprile
Ore 9.30 ‘ Chiesa parrocchiale
Celebrazione eucaristica con la presenza del Seminario.
Ore 10.15 ‘ Canonica
I seminaristi guidano gli incontri di catechismo per i ragazzi.
Ore 17 ‘ Chiesa parrocchiale
Santa Messa presieduta dal Vescovo con l’istituzione all’accolitato dei due seminaristi Anand Antony e Xavier Kannatu. Don Gino Barbieri, monsignor Rino Bottecchi e don Francesco Cavazzuti ricordano il 50° di ordinazione presbiterale. Don Rino Malagoli e don Marino Mazzoli celebrano il 40° anniversario di sacerdozio, mentre padre Elio Gilioli ricorda il 30°.