Tanti i momenti di condivisione intorno al Grande Presepe di Villa Varini, dalle mostre all’arrivo dei Magi

Il corteo dell’amicizia

Il Natale a San Possidonio è sempre un periodo ricco di eventi nella tradizione ventennale del Grande Presepe meccanizzato a grandezza naturale ambientato nella civiltà contadina degli anni ‘40-‘50 del secolo scorso, allestito nel parco della settecentesca Villa Varini.

Si è iniziato a pregustare l’atmosfera di luce e speranza della nascita del Salvatore già domenica 22 dicembre, quando dopo la messa delle 9.30 i bambini dell’iniziazione cristiana, accompagnati dal parroco don Jean François e dagli educatori ACR, si sono recati davanti alla capanna del presepe per la benedizione delle proprie statuine di Gesù Bambino da collocare nei presepi delle proprie case la mattina di Natale. Il tutto accompagnato delle dolci note dei canti tradizionali suonate dai compagni più grandi e magistralmente diretti dalla professoressa Stefania Molinari con flauti, clarinetti e tromba. Il pomeriggio del 24 dicembre alla presenza del parroco e dell’amministrazione comunale sono state inaugurate le mostre all’interno di Villa Varini. A piano terra, insieme alla pesca di beneficenza, era allestita una mostra di pittori locali; da evidenziare le illustrazioni di Libertino Prandini ospite della casa alloggio “Libera” di Asp (Azienda per i Servizi alla Persona di Unione Comuni Modenesi Area Nord) che con penna e colori cattura su cartoncini le meraviglie della fauna selvatica. Al primo piano la mostra dei presepi artistici dal pregio, eleganza e delicatezza che rispecchiano l’amore dei loro costruttori per le scene legate alla Natività, oltre da alcune realizzazioni dei bimbi e un presepe costruito dai ragazzi diversamente abili che frequentano il centro socio-occupazionale Arcobaleno di Asp. Sempre al primo pia-no la divertente mostra di sorpresine degli ovini Kinder a cura del collezionista Andrea Berto, che ha fatto tornare un po’ tutti bambini con il sapore di cioccolato in bocca.

Il grande presepe è stato ufficialmente aperto al pubblico con la deposizione del Bambinello dopo la veglia della notte di Natale. Da lì negli orari e giorni di apertura si sino contati circa 4000 visitatori: un bel successo

di pubblico che ha avuto il suo apice il 6 gennaio con l’arrivo dei Re Magi, per il presepe vivente.

Partendo dal sagrato della chiesa parrocchiale il corteo, guidato dalla stella cometa per le vie del centro, con angeli e pastori, ha accompagnato i tre re venuti da lontano fino alla capanna dove ad attenderli c’erano Maria e Giuseppe. Una volta consegnati i doni alla Sacra Famiglia, la festa è continuata con allegre danze popolari proposte dai rievocatori del Battaglione Estense, per l’occasione prestati ad essere pastori e popolani, che hanno preso per mano bimbi-angioletti e genitori-pastori portando il fascino delle piazze di tempi antichi, distribuendosi poi nelle varie case del presepe a continuare ad animare scene di vita quotidiana per i visitatori.

A chiudere il corteo dei re Magi la dolce vecchietta protagonista del 6 gennaio: la befana, che con il suo carico di calze ricche di dolcetti ha riaccompagnato bimbi e famiglie in piazza Andreoli per la tradizionale distribuzione delle calze ai piccoli “bravi e buoni”, una vera festa per tutte le famiglie, un vero momento di pace, condivisione e integrazione.

V.P.