Nel centenario della nascita, i giornalisti ricordano Odoardo Focherini.

‘Uno, il migliore di noi’

Figura esemplare di apostolo della stampa cattolica, si prodigò per la salvezza degli ebrei.

‘Testimoni da raccontare. La vita e i fatti dalla storia alla memoria’, è questo il tema scelto dai giornalisti cattolici (Ucsi) e dai settimanali diocesani (Fisc), insieme al locale Comitato, per ricordare, a cento anni dalla nascita, Odoardo Focherini, giornalista e amministratore dell’Avvenire d’Italia fino al 1944, ‘colui che fu uno dei suoi più coraggiosi, abili, audaci animatori’.
L’appuntamento, previsto per il 17 marzo alle 16 presso la chiesa di Sant’Ignazio (c.so Fanti, Carpi) non è però da intendersi come una semplice commemorazione riservata ai giornalisti, ma si presenta con la dignità di un evento culturale rivolto a tutti e ben inserito nella riflessione attuale circa la responsabilità educativa di chi opera nel mondo dell’informazione ma anche della scuola, della politica e della realtà ecclesiale.
‘Che significato può avere l’affermazione ‘la vita e i fatti dalla storia alla memoria’ ‘ spiega Luigi Lamma, direttore del settimanale ‘Notizie’ della Diocesi di Carpi – se non quello di stimolare un processo di comprensione della realtà di oggi a partire da un passato che ci appartiene e che siamo chiamati a conoscere? Il successo di ascolti di recenti produzioni televisive e cinematografiche ‘ prosegue Lamma – attesta che attraverso i ‘testimoni’ è possibile innescare un percorso di ‘educazione alla ragione’ a partire da ciò che è più corrispondente al desiderio di bene, di bello e di giusto presente in ogni uomo, indipendentemente dalle sue convinzioni religiose, politiche o ideologiche. Ma riscoprire i ‘testimoni di speranza’ ‘ conclude – è anche la pista indicata dalla Chiesa italiana al recente convegno di Verona per rinnovare e rafforzare l’annuncio di una chiamata alta alla santità, non riservata a pochi ma rivolta a tutti. Come dimostra la vita di Odoardo Focherini’.