La costruzione fu voluta da Alessandro I Pico per celebrare degnamente i titoli di Duca e Marchese ottenuti dai Pico dall’imperatore nel 1617, compreso lo status di città per la Mirandola.
I lavori iniziarono nel 1621 e terminarono nel 1689 con Alessandro II.
Il luogo era chiamato Terranova perchè inglobato da poco nella cinta della città.
Il terreno su cui sorge era prima occupato da due cimiteri, uno cristiano ed uno ebraico. Il retro della chiesa,compreso il grande edificio a fianco (Collegio dei Gesuiti), era parte integrante della cinta muraria della Mirandola.
L’interno della chiesa è stato il più ricco di arte tra tutte le chiese della Mirandola. Opere e decorazioni preziosissime ne adornano l’interno in ogni sua parte, moltissime quelle in legno opera degli artigiani mirandolesi dell’epoca.
Oggi inagibile a causa del terremoto del 2012.