Il Museo diocesano d’arte sacra “Rodolfo Pio” (chiesa di Sant’Ignazio, corso Fanti 44, Carpi) sarà aperto i martedì 8, 15, 22 e 29 giugno dalle 20.30 alle 22.30; il giovedì mattina dalle 10 alle 12; sabato e domenica dalle 16 alle 18. Ingresso gratuito. Sarà consentita la presenza massima di 15 persone per volta all’interno dell’edificio. Visite guidate su prenotazione: tel. 059 687068; museodiocesanocarpi@gmail.com
Dopo la riapertura al pubblico avvenuta nel mese di maggio si amplia la possibilità di visitare il Museo diocesano “Cardinale Rodolfo Pio di Savoia”. Nel mese di giugno infatti si parte con le aperture del sabato e della domenica (16-18) e dall’8 giugno anche il martedì sera (20.30-22.30) oltre alla mattina del giovedì (10-12). E’ possibile effettuare visite guidate su prenotazione. Un’opportunità resa possibile grazie alla collaborazione, in seno alla Diocesi di Carpi, tra l’Ufficio beni culturali e l’Ufficio comunicazioni sociali, e di Arbor Carpensis, la società editrice del settimanale diocesano Notizie.
All’interno del consueto percorso, continua l’esposizione “Candor lucis aeternae”, dal titolo della lettera apostolica di Papa Francesco dedicata a Dante Alighieri nell’anno in cui ricorre il settimo centenario della morte del Poeta. La mostra parte dalle celebrazioni che, cento anni fa, interessarono Dante, a cura del Circolo Cattolico Mirandolese, con il volumetto originale “Gran Fiamma” aperto sul contributo dell’allora vescovo di Carpi Andrea Righetti. Risale al 1568 il volume Dante, con l’espositione di M. Bernardino Danielo da Lucca sopra la Sua Commedia, dalla biblioteca del Seminario vescovile di Carpi, proveniente da collezione privata di un vescovo o di un sacerdote. Interessanti le edizioni tascabili della Commedia o quelle rilegate in brossura, legate ad una divulgazione popolare e diventate oggi preziose e ricercate. All’ingresso sono state poste due edizioni degne di nota; la prima è una riproduzione fedele della Commedia istoriata dal Botticelli con i disegni commissionati al pittore tra il 1480 e il 1495. La seconda è la celebre edizione del Poema con le incisioni di Gustave Dorè. Da segnalare anche la copia di pregio del volume Dante historiato da Federico Zuccaro l’anno MDLXX-MDXCIII proveniente dalla raccolta di don Mario Melegari, ora presso la biblioteca del Seminario di Carpi (si veda la foto allegata).