Presso la parrocchia di San Bernardino Realino a Carpi, venerdì 8 dicembre, dopo la Messa delle 9.30, si potrà accedere alla cappella feriale, dedicata alla Madonna, dopo l’intervento di riqualificazione illuminotecnica
Nell’ambito del progetto “Laudato Si’”, e in collaborazione con le “Parrocchie sostenibili”, l’Ufficio Patrimonio Immobiliare della Diocesi di Carpi ha attivato un percorso operativo di riqualificazione illuminotecnica del patrimonio diocesano, che persegue obiettivi di risparmio energetico, consentendo al contempo di migliorare la qualità della luce e il comfort visivo dei diversi edifici dei complessi parrocchiali.
Il Relamping – questo è il termine tecnico che identifica la riqualificazione illuminotecnica – consiste nella sostituzione integrale degli apparecchi tradizionali con altri ad elevata efficienza – a Led – con indubbi vantaggi sui consumi e sulla qualità del risultato. Caratteristiche, numero e posizionamento dei nuovi corpi illuminanti sono definite sulla base di specifici calcoli e valutazioni per calibrare quantità e qualità di luce e garantire corretti valori di illuminamento. In questo progetto l’Ufficio Patrimonio si avvale della consulenza di tecnici specialistici che studiano soluzioni su misura per le diverse situazioni, anche ottimizzandone i costi di realizzazione.
In via sperimentale, il primo intervento di Relamping attuato ha riguardato la cappella feriale della chiesa di San Bernardino Realino a Carpi. In questo particolare caso, con la soluzione realizzata, consistita nella sostituzione dei corpi illuminanti, i consumi elettrici saranno più che dimezzati. Contemporaneamente è stato intrapreso un intervento manutentivo, studiato per accogliere il nuovo allestimento di illuminazione e valorizzare la cappella.
Il prossimo venerdì 8 dicembre, dopo la celebrazione in chiesa della Santa Messa alle 9.30, si potrà accedere alla rinnovata cappella, che rimarrà aperta per le visite personali al termine di una breve preghiera mariana di affidamento.
Verso il settantesimo del complesso parrocchiale
Il complesso parrocchiale di San Bernardino Realino è oggetto di un percorso di riqualificazione per stralci che si prevede di concludere nella ricorrenza del prossimo settantesimo della sua apertura.
Il complesso, inaugurato nel 1957, è stato realizzato su progetto commissionato dall’allora vescovo di Carpi, monsignor Artemio Prati, all’architetto piacentino Giulio Arata (1881-1962). La chiesa, per forme, materiali e sistemi costruttivi, richiama l’architettura vernacolare – in particolare quella del territorio emiliano -, divenuta cara all’autore nella sua produzione matura; e si confà alle tendenze del dopoguerra per gli edifici ecclesiastici dei nuovi quartieri cittadini, che propongono un linguaggio più sobrio, mutuato dall’edilizia minore.
La chiesa è caratterizzata da un volume essenziale in laterizio a vista, e tetto a capanna. Al suo interno, lo spazio ad aula unica conferma la sobrietà degli esterni, combinando mattone a vista e superfici intonacate.
La struttura muraria è alleggerita da alte vetrate ad arco a tutto sesto, con decorazioni policrome realizzate dell’artista carpigiano Romano Pelloni nel 1980, insieme al rosone e al maestoso dipinto absidale, dedicato al Santo Titolare.
La torre campanaria, dal sapore paleoindustriale, e diversi fabbricati destinati alle opere parrocchiali si articolano sul retro.
Arch. Sandra Losi
Direttore Ufficio Patrimonio Immobiliare Diocesi di Carpi