Omelia per l’inaugurazione della nuova chiesa di Concordia

24-11-2013

Cristo Re

Con grande gioia e gratitudine presiedo questa solenne eucarestia nel giorno in cui viene benedetto questo nuovo luogo di culto per la comunità di Concordia. Saluto tutti i presenti con viva cordialità, a cominciare dal Parroco don Franco Tonini per il generoso servizio che ha prestato e presta a questa comunità. Con deferenza e rispetto porgo il benvenuto alle Autorità civili e militari Regionali e locali, che ci onorano con la loro presenza e con le quali si è instaurato un rapporto di autentica collaborazione e stima pur nella distinzione dei compiti e della missione. Un sentito, caloroso e affettuoso grazie alle Autorità, alla Protezione civile, ai Volontari e alla popolazione della Provincia autonoma di Trento che hanno reso possibile la realizzazione di questo polo ecclesiale. Si tratta di un opera che rimarrà come testimonianza di solidarietà, di amicizia e di cristiana carità. Infine, ringrazio tutte le persone che hanno contributo, a vario titolo, a fare sentire questa comunità abbracciata, consolata e sostenuta.

La solennità che oggi celebriamo è quasi una sintesi dell intero mistero salvifico . Con essa si chiude l anno liturgico che, dopo avere celebrato tutti i misteri della vita del Signore, presenta alla nostra riflessione Cristo glorioso, Re di tutta la creazione e delle nostre anime.

Al momento della nascita di Gesù l angelo del Signore aveva annunciato: Oggi nella città di Davide è nato il Salvatore, che è Cristo Signore . Ora Gesù pende dalla croce tra due malfattori. E inchiodato per morire e la gente si fa beffa di Lui. Uno così, come può essere il Re Salvatore inviato da Dio? A che cosa serve un Cristo che non può salvare neppure se stesso dalla morte? Da ogni parte gli viene rivolto questo invito, come un ritornello: Se tu sei il Cristo, il re dei giudei salva te stesso! Mostra la tua potenza! . La croce pone, dunque, un grande punto interrogativo su tutta l opera di Gesù.

Agli insulti che gli vengono lanciati Gesù non risponde. Mentre al malfattore che crede in Lui e lo prega: Ricordati di me nel tuo regno! , Cristo risponde con un affermazione solenne: Oggi sarai con me in paradiso . Gesù entra in paradiso con un ladro! Si tratta di una scelta, oggi si direbbe, politicamente poco corretta. In realtà, Gesù intende fare capire che con la sua morte entrerà nella piena comunione con Dio e che è Lui a decidere chi deve entrarvi con Lui.

Cristo non è un Re che garantisce il benessere terreno. Non ha voluto neppure salvare se stesso dalla morte in croce e non preserva dalla malattia e dalla morte nemmeno i suoi discepoli. Gesù è venuto a salvare l uomo dalla rovina in cui è caduto a causa della lontananza da Dio e ricondurlo alla comunione con Lui. Chi si avvicina a Cristo con questo desiderio, anche se malfattore, viene salvato.

Cari fratelle e sorelle grazie a questi nuovi ambienti la vita della vostra comunità parrocchiale riprende serenità e può tornare alla sua normale attività pastorale. Avete, purtroppo, sperimentato la tristezza di non avere più a disposizione luoghi di aggregazione e una chiesa dove potere incontrare il Signore, dove celebrare l Eucarestia e i sacramenti, dove dare l estremo saluto ai fratelli defunti Ora questa emergenza è terminata grazie al concorso di tanti fratelli nella fede e persone di buona volontà!

In questi mesi di cantiere avete fatto esperienza di Chiesa. Avete compreso che la comunità di Concordia non è un isola, ma fa parte di un corpo, il Corpo di Cristo, che comprende la diocesi e la Chiesa universale. Avete compreso che da soli si percorre poca strada, il cammino diventa più faticoso, le difficoltà aumentano, i problemi diventano più acuti. Oggi che vi è nuovamente donata una casa per la preghiera, auguro a questa comunità di crescere ogni giorno di più nella condivisione, nel servizio e nella carità vicendevole per divenire Chiesa vivente , testimone di Cristo nel mondo, portatrice della Parola che salva e consola.