16-09-2017
La Chiesa insegna che il Signore si rivela a noi attraverso la Parola di Dio e la Tradizione divina apostolica. Tuttavia, Dio, nella sua infinita liberalità, come afferma la Lettera agli Ebrei, può sempre decidere di intervenire nella storia umana anche con modalità diverse. Si spiegano, così, gli interventi soprannaturali operati da Dio nel mondo per mezzo di Maria santissima e di tanti santi. Si tratta di mediazioni che nel corso dei secoli hanno aiutato generazioni di cristiani a scoprire e a vivere sempre meglio la volontà di Dio.
Nel caso delle apparizioni mariane a Fatima, significative appaiono le dichiarazioni rese pubbliche dal Patriarca di Lisbona quarant’anni fa: Non è la Chiesa che ha imposto Fatima al mondo, ma è Fatima stessa che si è imposta al mondo, per richiamare gli uomini a Gesù Salvatore, il quale èvenuto perché tutti abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.
Paul Claudel, il celebre scrittore francese convertitosi alla fede cattolica, sintetizzò il significato storico delle apparizioni della Madonna a Fatima con una frase lapidaria: Fatima è il più importante evento religioso della prima metà del XX secolo, un’esplosione traboccante del sovrannaturale in un mondo dominato dal materiale. A lui ha fatto eco il Papa Giovanni XXIII, il quale ha affermato che le apparizioni di Fatima ricordano la gloria divina in un mondo di materialismo e di odio.
Il tempo nel quale viviamo è segnato da terribili peccati contro la vita dai suoi albori fino alla sua naturale conclusione, da un diffuso odio verso tutto ciò che appartiene alla tradizione cristiana e ai suoi valori, da cristiani perseguitati ed uccisi in tante parti del mondo, dall’ aumento degli squilibri economici tra gli Stati, da interminabili serie di attentati terroristici di matrice islamica, da migrazioni di massa. Inoltre, le tecno-scienze e la biomedicina pretendono di manipolare la natura umana riducendo l’identità tra uomo e donna a contorni indefiniti e molto vaghi. Si tratta di problemi che hanno fatto nascere nel cuore di tanti cristiani e tanti uomini e donne di buona volontà un senso di smarrimento e di impotenza di fronte al distruttivo dilagare del peccato.
Per queste ragioni, i vescovi Portoghesi nella Lettera Pastorale scritta in occasione del centenario, affermano “Il messaggio di Fatima è un pressante appello alla conversione e alla penitenza. La ripetuta richiesta perché gli uomini non offendano più Dio, la tristezza della Madonna come espressione di non indifferenza davanti ai peccati commessi, l’invito alla preghiera e al sacrificio per i peccatori sono contemporaneamente denuncia del male, appello alla conversione e affermazione categorica dell’amore di Dio” (Lettera Pastorale della Con. Episcopale Portoghese).
Il centenario delle apparizioni della santa vergine a Fatima ci porta, dunque, a riflettere su un evento di straordinaria importanza per la vita della Chiesa e del mondo. Un evento che, sin dal suo inizio, ha avuto come centro Dio Trinità. La luce e la bellezza che si irradiavano dalla presenza dell’Angelo e della Madonna e che inondavano di profonda felicità i tre bambini erano come le mani protese della santissima Trinità, che nel suo amore infinito abbraccia tutti gli uomini e la sua creazione. Un amore, quello di Dio, che è senza misura, è illogico, pensa per eccedenza. Così il Vangelo di oggi. Se noi ci apriamo a questo amore saremo sciolti dai tentacoli e dalle corde che ci annodano al male e finalmente godremo della libertà di agire come agisce Dio.
Alla Trinità Santa è indirizzata una delle più semplici e belle preghiere di Fatima: Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito, io Vi adoro profondamente. Da subito i tre Veggenti hanno compreso che l’adorazione è il modo più vero di stare davanti a Colui che è al di sopra di tutti gli idoli che pretendono di sedurre l’uomo. I tre pastorelli, per mezzo delle apparizioni, hanno compreso, per usare le parole di Sr Lucia, “chi era Dio, come li amava e voleva essere amato” (Memorie di Sr Lucia).
Il protagonismo di Dio-Trinità nella storia, in particolare la Sua vicinanza e la Sua provvidenza nei confronti dell’umanità, diventano visibili in Colei che la Trinità ha scelto per essere la Madre del Figlio di Dio e in modo più concreto nel suo Cuore Immacolato. Per Lucia, Francesco e Giacinta il cuore della Madonna era il santuario del loro incontro con il Signore, perché il Cuore che, più di qualsiasi altro, assomiglia a quello di Cristo è senza dubbio il Cuore di Maria, la sua Madre Immacolata. Nel cuore materno della Vergine traspare la misericordia di Dio-Trinità, che non è indifferente alla situazione dei sui figli, non abbandona i peccatori nella loro colpa, non dimentica i poveri nella loro sofferenza.
Gesù, proprio ai suoi discepoli tristi ed afflitti per il suo imminente ritorno al Padre, lascia in eredità questa consolante promessa: abbiate fiducia; io ho vinto il mondo (Gv 16.33); Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo (Mt 28.20). A Lucia, preoccupata per la solitudine che l’attende e per le prove dolorose che dovrà affrontare, la Madonna rivela: Non ti scoraggiare: io non ti abbandonerò mai. Il mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e la via che ti condurrà a Dio. Parole che la Vergine ha voluto indirizzare non solo a Lucia, ma anche ad ogni cristiano che a Lei si affida. Con la sua presenza tra noi la Vergine Maria, allora, ci richiama le rassicuranti parole di Gesù e ci invita a fare memoria della fedeltà di Dio all’uomo e ci chiama ad affidarci a Lei per vivere la nostra fedeltà al Signore.
Al termine di questa celebrazione consacreremo le nostre persone e la nostra Diocesi al Cuore Immacolato di Maria. Consacrarsi a Maria Santissima significa dichiarare pubblicamente la nostra volontà di lasciarci condurre per mano da Lei, sull’esempio del suo Divin Figlio. Cristo, infatti, non solo ha avuto da Maria la vita del corpo, ma è stato da Lei “educato”, e grazie anche alla sua opera è cresciuto “in età, sapienza e grazia”. La consacrazione mariana è, dunque, un segno esteriore che esprime la nostra volontà di scegliere Maria come Madre, perché, vivendo alla Sua scuola, giungiamo alla conoscenza di Cristo, uomo vero, modello e maestro di ogni persona.
Gli avvenimenti di Fatima, in definitiva, ci aiutano a meglio comprendere la presenza provvidenziale di Dio nelle vicende umane. La Madonna di fronte ai drammatici sconvolgimenti dell’inizio del XX secolo non solo invitò alla preghiera e alla conversione, ma rivolse ai tre pastorelli parole piene di speranza: “Alla fine il mio Cuore immacolato trionferà”. Che cosa prepara la Vergine santa nei confronti dell’umanità e della Chiesa di oggi? Non lo sappiamo. Sappiamo solo che alla fine Ella vincerà. A causa dell’orgoglio dell’uomo, che si crede adulto e che crede di potere fare a meno di Dio sono possibili tutti gli smarrimenti, ma al termine la vittoria sarà della Madonna. Per questo vogliamo rimanere con Lei e abbandonarci filialmente tra le sue braccia.