Carissimi insegnanti, Si educa istruendo, si educa sempre attraverso le modalità propria di ogni disciplina, ma fondamentale resta la testimonianza personale, cioè l’esempio di vita intesa a manifestare la passione educativa. Gli alunni chiedono qualcosa che un insegnante attento al proprio lavoro intuisce facilmente. Chiedono che l’insegnante sia capace di suscitare emozioni ed entusiasmo, che abbia una forza propositiva in grado di allargare gli orizzonti, che abbia uno sguardo fiducioso verso il futuro. A questo proposito vale la pena riprendere quanto acutamente osserva Romano Guardini: ‘
all’inizio del nuovo anno scolastico porgo a Voi, ai Vostri alunni e ai loro genitori il mio fervido augurio per una piena e proficua collaborazione e intesa reciproca nell’educazione e formazione di tutti, ciascuno nel proprio ruolo e con il proprio compito.
Desidero esprimere a Voi, carissimi insegnanti, a nome mio e della comunità cristiana la stima e l’incoraggiamento per la Vostra ardua e indispensabile missione, non sempre adeguatamente riconosciuta e favorita.
Mi rivolgo in modo speciale a Voi perché ritengo che dalla Vostra persuasione e passione si decide in larga misura l’educazione delle giovani generazioni.
Non mi sembra superfluo, all’inizio di un nuovo anno, porsi il problema di come rispondere alle molteplici richieste degli alunni. Un insegnamento appassionato, infatti, è contagioso, ed è un grande sostegno per un apprendimento significativo.
Vi sono vicino e Vi accompagno con l’augurio di un proficuo e sereno anno scolastico, ricordandoVi al Signore, con stima e riconoscenza.
Carpi, Settembre 2009
+ Elio Tinti, Vescovo