Liturgia, Rifugio Santa Marta a San Martino Spino

Domenica 8 novembre, nel corso della celebrazione per la festa patronale di San Martino, vescovo di Tours, e per la Giornata del ringraziamento, il Vicario generale, monsignor Ermenegildo Manicardi, ha benedetto l’altare e i muri del “Rifugio Santa Marta” a San Martino Spino di Mirandola. Così è stato ribattezzato – in un ideale e simpatico collegamento con la “basilica” del salone parrocchiale – il capannone in via Zanzur 18, dove si celebra oggi la messa festiva, offerto generosamente a disposizione da una famiglia della parrocchia. Si tratta di una soluzione alternativa resasi necessaria per l’inagibilità della chiesa a causa del sisma del 2012 e la mancanza di locali in canonica adeguati al distanziamento previsto dalle norme anti covid 19. Non è stato possibile quest’anno impartire la tradizionale benedizione ai mezzi agricoli e da trasporto, ma la liturgia dell’8 novembre si è svolta in un clima familiare, di profondo raccoglimento. Portando il saluto del vescovo Erio Castellucci e di don William Ballerini, già parroco di San Martino Spino, impossibilitato a partecipare, monsignor Manicardi ha sottolineato come la comunità, seppur non abbia le dimensioni di un capoluogo, sia tutt’altro che “piccola”, ma vivace, ricca di presenza giovanile e attiva nelle sue diverse componenti. Nell’omelia, commentando il Vangelo con la parabola delle vergini sagge e delle vergini stolte, ha poi evidenziato tre concetti, coraggio, speranza e intelligenza, tre ingredienti che non devono mancare nella lampada della fede dei credenti, per poter andare degnamente incontro allo Sposo, cioè al Signore che viene.