L’impegno per i fratelli ebrei

Le lettere dei prigionieri del campo consegnate a don Venturelli custodite al Centro di Documentazione Ebraica di Milano

Da giugno, anche le autorità italiane organizzarono sul proprio territorio campi di accoglimento e di smistamento. Il Comitato Ricerche Deportati Ebrei (CRDE) si mosse da allora lungo due direttrici precise: la ricerca degli ebrei rimpatriati nei campi di raccolta dell’Italia settentrionale, la ricerca dei nomi degli ebrei scomparsi ad Auschwitz. Quanto alla prima fin dalla seduta del Consiglio del 25 maggio del 1945 si era pensato di inviare al Nord una missione di ricognizione. Il progetto fu concretato alla fine di giugno. Ne furono incaricati due ex partigiani, il tenente Alberto Toscano e il sottotenente Bruno Fiorentini, che lasciarono Roma il 30 giugno. (omissis) A Modena gli inviati del CRDE si misero in contatto con il Vescovo che raccontò loro quanto alcuni preti locali si fossero adoperati per alleviare le sofferenze degli internati. Uno in particolare, il parroco di Fossoli, don Venturelli, aveva distribuito denaro e aveva fatto tutto il possibile per far passare clandestinamente lettere da e per il campo. Un pacco di queste lettere, rimaste in sue mani, erano state consegnate a Sir Cliff ord Heathcote Smith il rappresentante per l’Italia dell’Intergovernamental Committee of Refugees. Dopo tale segnalazione, il CRDE fece di tutto per entrare in possesso di queste lettere e per fortuna ci riuscì; esse si trovano ora custodite nell’archivio del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, CDEC di Milano”.

 

da: LILIANA PICCIOTTO FARGION, “La liberazione dai campi di concentramento e il rintraccio degli ebrei italiani dispersi” ( pp 21-23) in “Il ritorno alla vita: vicende e diritti degli ebrei in Italia dopo la seconda guerra mondiale” a cura di Michele Sarfatti, Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, Editrice la Giuntina, Firenze. Il volume raccoglie gli Atti del convegno “La reintegrazione degli Ebrei nella nuova Italia, dopo la persecuzione fascista e nazista”, svoltosi a Milano il 15 dicembre 1997. Biglietto facente parte dei 19 documenti passati per don Venturelli, conservati presso l’Archivio della Fondazione CDEC, Fondo “Località di internamento, campi di concentramento e carceri in Italia”, b.5, fasc. “Fossoli di Carpi”. Marco Sermoneta (Roma 1911), arrestato il 20 febbraio 1944, trasferito a Fossoli e da lì deportato ad Auschwitz con il convoglio del 26 giugno 1944, non è sopravvissuto.