Con le note dell’Ave Maria di Lourdes è entrato in funzione a Mirandola domenica 7 ottobre alle 12 il nuovo impianto digitale di suono delle campane. L’opera, a cura del campanaro Marcello Pollastri, si è concretizzata contestualmente ai lavori per la messa in sicurezza del campanile del Duomo, terminati nei giorni scorsi. Grazie alla presenza della gru con il cestello e degli operai è stato infatti possibile raggiungere dall’esterno la cella campanaria superiore, dato che le scale interne al campanile sono distrutte. “Una delle otto campane, la più piccola, è stata rimossa per consentire i lavori di messa in sicurezza, ma le altre – sottolinea Marcello Pollastri – sono tuttora sul campanile, compresa la campana civica, rimasta illesa”. Non si può tuttavia farle suonare perché le vibrazioni sono controindicate per una struttura così lesionata e fragile quale è il campanile. Per questo, spiega Pollastri “nella cella è stato collocato un sistema di diffusione collegato ad un’apparecchiatura posta in canonica, che contiene un campionamento del suono delle campane e un programmatore che le fa suonare agli orari prestabiliti”. Si tratta dunque di una sorta di registrazione che, precisa Pollastri, “riproduce in parte i suoni delle nostre campane, ripresi da registrazioni vere e proprie, in parte suoni ricreati in modo per così dire virtuale. L’impianto è attivo come orologio nel battere le ore e prima dell’inizio della messa e per accompagnare l’Angelus al mattino, a mezzogiorno e alla sera. Proprio come accadeva prima del terremoto”.
In sicurezza il campanile, agibile la canonica
Si sono conclusi nei giorni scorsi i lavori di messa in sicurezza del campanile del Duomo di Mirandola. Un intervento che, oltre ad aver reso agibile l’area circostante, ha ripristinato l’ingresso in canonica, dove non si sono registrati danni. Il progetto riguardante il campanile ha ricevuto l’approvazione della spesa da parte della Regione. I locali della canonica torneranno presto ad ospitare le attività parrocchiali.