Una beatificazione “provvidenziale per il fatto di avvenire durante l’Anno della fede”: così padre Giovangiuseppe Califano, postulatore della causa di beatificazione di Odoardo Focherini, commenta la notizia del grande evento ecclesiale che si terrà a Carpi il 15 giugno 2013. Lo stesso postulatore è stato chiamato a far parte, insieme ai familiari di Focherini, ai rappresentanti della comunità ebraica modenese e delle diverse realtà in cui Odoardo ha vissuto e operato, del gruppo di lavoro costituito per far conoscere questa figura al di là dei confini locali. “E’ davvero provvidenziale – ribadisce padre Califano – in tempo in cui questa beatificazione avviene, a sottolineare come la fede esige talvolta l’adesione eroica al mistero della croce del Signore. Alla sua incrollabile fede, mai venuta meno neanche nei giorni che precedettero la sua morte nel campo di lavoro di Hersbruck, il futuro beato unì un’ardente carità verso il prossimo, che si manifestò in particolare nel salvare gli ebrei perseguitati nel nome di un intollerabile fanatismo razziale. Fede e carità sono dunque le virtù con le quali ogni cristiano può realmente concretizzare e rendere credibile l’adesione al Vangelo”. Una spiritualità, la sua, irrobustita dall’educazione continua ricevuta nell’Azione cattolica che in quegli anni – pur nella diversità delle situazioni e delle esperienze locali – poneva obiettivi esigenti; una fede vissuta e praticata con convinzione, nella vita privata e professionale, fino a una coraggiosa testimonianza pubblica. “L’attualità di Odoardo – prosegue il postulatore – può essere inoltre rintracciata nella fedeltà che lui, padre di sette figli e marito premuroso, diede all’apostolato della stampa cattolica, evitando in tutti i modi che il giornale L’Avvenire d’Italia (dalla cui fusione con L’Italia nel 1968 nascerà poi Avvenire), di cui era l’amministratore, potesse essere compromesso con l’ideologia nazista, atea e anticlericale. Fu proprio questa fedeltà il motivo per cui il servo di Dio venne perseguitato fino alla morte dai nazisti: essa destò l’odium fidei del persecutore. Focherini – conclude –- rappresenta un esempio straordinario e attuale per tutti i giornalisti cattolici a rimanere fedeli alla missione di diffondere la fede e la verità e di difenderle dagli attacchi, subdoli o espliciti, che le vengono recati dai loro nemici”.
Una grande gioia per il Vescovo e la Chiesa di Carpi
La beatificazione del Servo di Dio Odoardo Focherini si terrà a Carpi sabato 15 giugno 2013 e sarà presieduta dal Cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi. L’annuncio è stato dato dal Vescovo in apertura dell’incontro del gruppo di lavoro costituito per far conoscere la figura di Focherini anche oltre i confini della Chiesa locale e, via web, nel videomessaggio scaricabile dalla home page di questo sito.
“Questa beatificazione è una notizia che suscita grande gioia in me, in tutta la comunità diocesana di Carpi e non solo – ha detto monsignor Cavina –; Focherini è segno indiscusso della fecondità della chiesa locale: la sua capacità di amare il Signore e mettersi a servizio dei fratelli è per noi un forte richiamo a non lasciare inaridire la nostra fede”. Il Vescovo, che ha evidenziato la testimonianza di vita coerente, l’integrità, la bellezza, l’eroicità di questa figura, ha poi ricordato come l’imminente celebrazione della beatificazione di Focherini sia “un dono e una responsabilità: il Signore ci chiederà conto di come abbiamo saputo far fruttare questo dono”.
Il tavolo di lavoro, è l’auspicio di monsignor Francesco Cavina, “possa aiutarci a trovare le iniziative più opportune e significative per far conoscere il più possibile Odoardo Focherini, lavorando in armonia per rendere a tutto tondo la bellezza di questo cristiano, padre, marito, professionista, impegnato nella realtà ecclesiale e sociale, andando a fondo nel ricercare le radici della sua scelta di dare la vita: perfetta imitazione di Cristo, Odoardo Focherini – ha concluso il Vescovo di Carpi – è arrivato davvero a mettere in pratica il Vangelo”.
I membri del Gruppo di lavoro
All’incontro erano presenti, accanto al Vescovo di Carpi monsignor Francesco Cavina e a don Luca Baraldi coordinatore del Gruppo di Lavoro, il Rabbino Beniamino Goldstein della comunità ebraica di Modena e Reggio Emilia; Francesco Manicardi, nipote di Odoardo, in qualità di rappresentante della famiglia Focherini; don Fortunato Turrini a nome della Diocesi di Trento; i sindaci Michela Noletti di Rumo e Angelo Dalpez di Pejo, luoghi cari a Focherini e alla moglie Maria Marchesi; Odoardo Semellini, nipote di Focherini, in rappresentanza del Comune di Carpi; Andrea Venturini, presidente del Consiglio Comunale di Mirandola; Marzia Luppi per la Fondazione ex Campo Fossoli; Maria Peri, storica e nipote di Focherini, curatrice del sito dedicato al Servo di Dio, la presidente dell’Azione cattolica di Carpi Ilaria Vellani e il vicepresidente nazionale degli adulti di Ac Paolo Trionfini; monsignor Ermenegildo Manicardi, membro della Commissione teologica nella fase diocesana del processo, don Roberto Bianchini, don Carlo Truzzi, monsignor Rino Bottecchi, sacerdoti delle parrocchie della Diocesi di Carpi dove Odoardo è cresciuto e si è speso nella vita ecclesiale e sociale; don Roberto Vecchi, responsabile del settore catechesi della Diocesi di Carpi, Luigi Lamma, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali e del settimanale Notizie della Diocesi di Carpi
Del comitato sono stati chiamati a far parte anche il postulatore della causa di beatificazione padre Giovangiuseppe Califano e lo storico Ulderico Parente, nonché i rappresentanti del quotidiano cattolico Avvenire, della Società Cattolica di assicurazioni, dell’Agesci della zona di Carpi.