Odoardo Focherini è stato un “esemplare testimone del Vangelo”, che “non esitò ad anteporre il bene dei fratelli all’offerta della propria vita”. È riprendendo le parole di Papa Francesco, lette nella Lettera Apostolica, in latino, all’inizio della Celebrazione di Beatificazione che il Cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha aperto la sua omelia. Di fronte a tremila persone giunte in piazza Martiri per assistere alla Messa, il Cardinale ha ricordato brevemente la biografia di Odoardo Focherini, anch’essa illustrata in apertura dal postulatore della Causa, Padre Giovangiuseppe Califano, per poi indicare le “lezioni” del martirio di Focherini. La lezione della carità, quella della coerenza alla sua fede battesimale e, infine, l’ultima e più grande lezione: “il suo martirio ci ricorda che la nostra esistenza terrena è solo un pellegrinaggio verso la patria eterna”.
Il nostro beato, ha detto il Cardinale, “ci invita a passare dalla desolazione della terra alla consolazione del cielo, alla convinzione che la nostra fede, il nostro credo non è il ricordo di un naufragio ma la buona notizia dell’approdo alla vita del mondo che verrà”.
“Il Beato Odoardo Focherini, laico ispirato e santo, ci consegna questo essenziale insegnamento cristiano e umano – ha concluso -. Facciamone tesoro”.