Primi sabati del mese per le vocazioni

Prosegue ad ottobre la pratica penitenziale

Partecipazione record il 7 settembre al pellegrinaggio indetto per i primi sabati del mese dal Vescovo monsignor Francesco Cavina e dedicato alla preghiera per le vocazioni. La proposta iniziale dei primi cinque sabati doveva esaurirsi nel mese di luglio ma poi la crescente adesione di fedeli ha convinto monsignor Cavina a perseverare e così anche il primo sabato di ottobre si andrà in pellegrinaggio a Santa Croce per implorare con l’intercessione di Maria il dono di vocazioni al sacerdozio. La straordinaria partecipazione del 7 settembre è da attribuire anche alla mobilitazione chiesta da Papa Francesco per la preghiera e il digiuno per la pace e per questa sollecita adesione il Vescovo ha ringraziato “per la vostra presenza che in questo momento mi è di grande consolazione”.
Nell’omelia monsignor Cavina si è soffermato su due punti il primo collegato al tema della pace e il secondo sul vivere la nostra dignità di figli di Dio. Se prima eravamo “nemici e stranieri” ora Dio ci ha riconciliati per mezzo di Gesù, ha fatto pace tra lui e noi e tra di noi: “per costruire la pace abbiamo bisogno di vivere in comunione con Dio” ha sottolineato il Vescovo. Altro aspetto cruciale dell’esistenza di ogni credente è il guardare alla meta finale con l’impegno a presentarsi “santi, immacolati e irreprensibili al suo cospetto”: è umanamente impossibile senza attingere agli strumenti della fede come i sacramenti, in particolare la riconciliazione, e la preghiera. “Dobbiamo continuamente riflettere sulla paternità di Dio e sulla nostra dignità di figli di Dio – ha insistito monsignor Cavina – perché la sete di Dio è insita in ogni cuore. Ecco perché dobbiamo ringraziare ogni giorno per il dono della fede che è quasi più importante del dono della vita perché senza la fede la vita è solo sofferenza senza un senso. Questo è il germe dell’evangelizzazione che come nei primi tempi della Chiesa è passata da persona a persona, con il coraggio della testimonianza e dell’amore reciproco: ‘guardate come si amano’. E’ questa la forza per una vera rivoluzione nell’amore e per la pace nel mondo”.