La nuova chiesa di Concordia

Grande la partecipazione all’apertura

Una vera e propria folla – alla fine si conteranno un migliaio di persone – ha partecipato domenica 24 novembre alla celebrazione per l’apertura della nuova chiesa di Concordia sulla Secchia. La liturgia è stata presieduta dal Vescovo monsignor Francesco Cavina, affiancato all’altare dal parroco don Franco Tonini. Numerose le autorità che hanno partecipato, fra cui una nutrita delegazione della Provincia autonoma di Trento, guidata dall’assessore alla Protezione civile Tiziano Mellarini, accompagnato dai dirigenti Roberto Bertoldi del Dipartimento protezione civile e Gianfranco Cesarini Sforza del Servizio protezione rischi, da alcuni sindaci, e dai volontari che si sono adoperati per Concordia, come i cosiddetti Nuvola (Nuclei Volontari Alpini) e i Vigili del Fuoco. Presente anche l’architetto Fabio Andreatta che ha progettato la chiesa e i nuovi locali parrocchiali, inaugurati sempre domenica 24 novembre. Fra le autorità locali, il sindaco di Concordia Carlo Marchini, l’assessore Gian Carlo Muzzarelli in rappresentanza della Regione Emilia-Romagna, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola Edmondo Trionfini. “Con grande gioia e gratitudine – ha affermato nell’omelia monsignor Francesco Cavina – presiedo questa solenne Eucarestia nel giorno in cui viene benedetto questo nuovo luogo di culto per la comunità di Concordia. Un sentito, caloroso e affettuoso grazie va in particolare alle Autorità, alla Protezione civile, ai Volontari e alla popolazione della Provincia autonoma di Trento che hanno reso possibile la realizzazione di questo polo ecclesiale. Si tratta di un’opera che rimarrà come testimonianza di solidarietà, di amicizia e di cristiana carità. Infine, ringrazio tutte le persone che hanno contribuito, a vario titolo, a fare sentire questa comunità abbracciata, consolata e sostenuta”. Un vivo ringraziamento è stato espresso anche dal parroco don Franco Tonini. “Dopo l’esilio di otto mesi – ha sottolineato – finalmente possiamo cantare: Andiamo con gioia alla casa del Signore. Nessuno dimentica la chiesa madre, ricca di storia e d’arte, che è ancora in rovina e che merita di risorgere al più presto dalle sue macerie. Noi là abbiamo lasciato tanti affetti e tanti ricordi. Oggi tuttavia il Signore si è fatto vicino al suo popolo, per questo cantiamo le sue lodi. Alla riconoscenza per quanti hanno qui operato – ha concluso – si unisce la nostra preghiera, che, in una chiesa come questa, salirà più lietamente verso il cielo”.
 
Una catena di solidarietà
Il 4 giugno 2012 è stato sottoscritto in Provincia Autonoma di Trento un Accordo per la costituzione del Fondo di solidarietà sisma Emilia 2012. I promotori, nonché firmatari, insieme alla Provincia, sono: Consorzio dei Comuni Trentini; Associazione degli Industriali della Provincia di Trento; Federazione Trentina delle Cooperative; Unione Commercio, Turismo e Attività di Servizio; Confesercenti del Trentino; Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento; Associazione albergatori della Provincia di Trento; Cgil, Cisl e Uil del Trentino.
Il fondo ha raccolto fino ad oggi 555.592,42 euro, di cui 499.746,38 già versati alla Diocesi di Carpi in base all’accordo siglato il 7 giugno 2013 tra Provincia, Fondo di solidarietà, Diocesi di Carpi e Parrocchia di Concordia e finalizzato a realizzare concretamente le opere; prossimamente sarà trasferita la somma residua. La provenienza dei fondi è indice del reale coinvolgimento di tutta la comunità trentina. Vi sono infatti contributi volontari dei lavoratori di: cooperative, imprese private, artigiani, imprese pubbliche; contributi volontari dei lavoratori di enti locali (Comuni, Provincia, Regione, etc.), sindacati e associazioni di categoria; contributi volontari di singoli cittadini; donazioni di alcuni enti locali.
Il fondo è tuttora aperto alle donazioni, inoltre i comuni trentini hanno donato la materia prima per le opere realizzate. Tanti sono inoltre giunti a Concordia per dare il loro contributo diretto nei lavori di costruzione.
 
Altri contributi
La parrocchia di Concordia e la Diocesi di Carpi hanno contribuito rispettivamente con 225 mila e 200 mila euro. 50 mila euro, per arredi e attrezzature, sono giunti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola e 100 mila euro dalla collaborazione con ditte locali, che in alcuni casi si sono accollate direttamente parte dei lavori.