Durante il suo viaggio ad Erbil, nel Kurdistan iracheno, il Vescovo monsignor Francesco Cavina ha annotato le sue impressioni ed emozioni su un taccuino. Un diario “di viaggio”, riempito ogni giorno per fare “memoria”, per non disperdere alcun ricordo o sensazione. Un’esperienza, quella della visita al campo profughi, che monsignor Francesco, dal 1 al 4 aprile, ha condiviso con Alessandro Monteduro, direttore di Aiuto alla Chiesa che Soffre Italia, il Vescovo di Ventimiglia-San Remo, monsignor Antonio Suetta, e un rappresentante dell’Arcidiocesi di Bologna, don Massimo Fabbri. Erbil è il luogo in cui ha trovato alloggio una parte consistente dei 120mila cristiani fuggiti da Mosul e dai villaggi della Piana di Ninive nel 2014 a causa dello Stato islamico. E’ possibile leggere il diario di monsignor Cavina a “puntate” su Notizie settimanale della Diocesi di Carpi. Qui sotto le pagine pubblicate.