I progetti da sostenere in Quaresima proposti dal Centro Missionario Diocesano

Per aprire il cuore alle necessità del mondo

Siria – Progetto “Aiuto Famiglie Siria” Siamo le sorelle della Carità di Santa Giovanna Antida. Siamo in Siria dal 1925, abbiamo una comunità a Damasco e un’altra a Hauran. Prima della guerra, a Hauran, le nostre sorelle assicuravano il catechismo in dodici villaggi ma ora con questa guerra terribile che ha distrutto molti luoghi, si limitano a quattro villaggi soltanto che sono un po’ più sicuri. Come sapete bene, la guerra porta devastazione a tutti i livelli: sociale, psicologico, economico e altro. In questi tempi, viviamo un’impennata (letteralmente “un’infi ammata”) dei prezzi dei beni di prima necessità, insieme al taglio dell’elettricità, alla mancanza d’acqua, di combustibile, di gas… in questi mesi d’inverno desertico e glaciale. Proprio a causa di questa penuria, abbiamo proposto ai nostri giovani universitari di venire a studiare a scuola durante questo periodo di esami di metà anno. Il patriarcato ci assicura acqua, elettricità e combustibile, che in questo momento sono molto diffi cili da avere per molte case. Diffi cile fare il conto di tutte le situazioni che incontriamo durante le nostre visite e il nostro servizio! La svalutazione della lira siriana non permette più alle famiglie di procurarsi i beni di prima necessità. Per strada si parla della crisi economica, del freddo, delle malattie, di giorno in giorno più diff use: crisi cardiache, cancro… Due nostri allievi sono già morti, altri due seguono dei trattamenti dolorosi e costosi. Durante la nostra ultima visita, uno dei due ci ha detto: “Io sono forte e voglio studiare per superare l’esame ed avere il mio diploma! Sì, il Signore è nostra fortezza e nostra salvezza, di che cosa mi lamenterò?”. Malgrado tutto, la vita continua! Noi incoraggiamo tutti coloro che si avvicinano a mantenere fi ducia in Dio che è Padre e veglia su di noi. Noi proviamo a educare 1200 alunni alla non-violenza. Viene da domandare a dei genitori perché scelgono di mettere i loro bambini nella nostra scuola? “Ma sorella, voi non insegnate solamente, voi educate alla carità che è l’unica cosa che desidero per il mio unico fi glio”; “Grazie sorella! Voi siete per noi un sostegno spirituale e materiale!”. Tutti i giorni noi rinnoviamo le nostre forze e il nostro coraggio, con la grazia di Dio, per portare avanti l’opera che ci ha affi dato. A scuola fi nita, visitiamo le famiglie, accogliamo i giovani, i poveri… nei nostri centri dove cerchiamo di intervenire per alcuni bisogni di prima necessità. Collaboriamo con sacerdoti e catechiste nelle diverse attività delle parrocchie. Grazie per la vostra preghiera che ci custodisce forti nella prova e solidali nella fede per continuare a far fronte a tutte le sfi de che viviamo. Uniti in un’unica preghiera per la pace, vi abbracciamo forte! Le suore delle due comunità di Santa Giovanna Antida in Siria:
Suor Mona Dheim, suor Najah e suor Heind a Khabab Suor Fida,
suor Joseph-Marie, suor Marie Azzi et suor Jihane a Damasco   
 
Albania – Progetto “Aiuti sanitari per Elbasan”
Siamo una comunità di Suore della Carità di Santa Giovanna Antida, presenti in Albania dal 1992, chiamate dal Nunzio Apostolico di allora, per la formazione dei giovani alla professione infermieristica. A quel tempo, si è cominciato con la scuola per infermieri professionali, col tempo è arrivata ad essere facoltà di scienze infermieristiche, con titolo riconosciuto a livello europeo, perché i programmi sono italiani, e italiani sono la maggior parte degli insegnanti, quasi tutti medici. A servizio della scuola, per il tirocinio dei ragazzi e per venire incontro ad una utenza sempre tanto grande e bisognosa, si è cominciato un servizio infermieristico, aperto tutta la mattinata, da poco tempo solo per cinque giorni la settimana (prima era per sei giorni la settimana), dalle 8 alle 16. Il servizio viene incontro ai bisogni di tutti, come medicazioni, iniezioni, misurazione dei parametri vitali, ascolto, consigli, richieste di aiuto di tutti i generi. Un’attenzione particolare è per le medicazioni che si fanno, perché, come noi le chiamiamo, le scottature sono una “epidemia” notevole, nel senso che si bruciano tutti, grandi e piccoli, con latte, brodo, acqua bollente, fagioli che bollono in pentola, o anche solo, per i più piccoli, appoggiando la manina sulla stufa. Nella scuola è compreso un convitto per ragazze, che dai villaggi non potrebbero arrivare in città tutti i giorni, per quella con l’alloggio è compreso anche il vitto. La struttura della scuola è dotata anche di quattro camere per i medici che vengono per l’insegnamento, e anche loro, fermandosi alcuni giorni ogni volta, sono da seguire e servire. Il servizio, che è poi la prerogativa nostra, è il servizio domiciliare, nato per pazienti con patologie tumorali, ma ora più esteso, perché è per persone allettate, che non ce la fanno ad accedere all’ambulatorio e che hanno bisogno di medicazioni. Il nostro servizio è gratuito, cosa che invece non esiste in Albania, dove tutto, e qualsiasi prestazione, statale o comunale è a pagamento, e dove non esiste nessun tipo di sussidio, di fi nanziamento, e tutto è lasciato alla generosità di amici e parenti. E’ costante la diffi coltà di approvvigionamento del materiale di consumo (garze sterili, bendaggi, garze iodoformiche, placche con relative sacche da stomia, guanti monouso, medicinali) per cui siamo costrette a chiedere un aiuto concreto al vostro centro. Questo un preventivo di spesa del nostro servizio domiciliare: 400 euro al mese, per il personale, infermiera, autista, assistente domiciliare; 700 euro al mese per il materiale sanitario: pomate, disinfettanti, farmaci, garze, ecc; benzina e manutenzione dell’automobile; per un totale di circa 2500 euro ogni sei mesi. Grazie di cuore per quello che potrete fare e buona Quaresima nel Signore
Suor Alessandra Manenti 

Mozambico – Progetto “Asilo Esperanza”
Carissimi amici, eccomi a voi felice di comunicarvi alcune notizie sul lavoro al Centro Infantile Esperanza dove sono iscritti 137 bimbi, 36 sostenuti perché orfani e abbandonati. Nonostante la mia assenza, l’equipe del centro e le educatrici hanno dedicato forze e tempo affi nché i bambini potessero proseguire l’anno. E’ stato un momento di crescita anche per loro facendo esperienza di autonomia sia nel portare avanti tutto il lavoro, sia nell’aff rontare le preoccupazioni di rispondere alle esigenze della struttura che richiede sempre vari interventi. Infatti stiamo cercando di far fronte alle carenze d’acqua e di luce. C’è bisogno di aumentare banchi e sedie, i bambini sono molti e le sedie le trasportano da una parte all’altra. Dobbiamo comperare i piatti, sostituire le tazze da tè, comprare cucchiaini e altre posate. Abbiamo ricostruito i giochi del parco ed abbiamo bisogno di ridipingere l’entrata e le aule. Le famiglie quest’anno devono equilibrare le spese e lo fanno con molte diffi coltà, l’infl azione è molto alta, il paese si è aperto alla Cina e all’India, che non immettono né euro né dollari, inoltre esigono i pagamenti di quanto fanno. Il costo della vita  ha subito un aumento dal 20 al 25 per cento e a questo si aggiungono siccità per noi di Maputo e province limitrofe e inondazioni per il Nord del Paese. Carissimi tutti, eccovi alcuni aggiornamenti su come continuiamo ad accogliere i bimbi che la Provvidenza ci invia e lavoriamo con fi ducia e amore perché il Paese possa crescere nella giustizia e nella difesa del bene comune. Vi chiedo molta preghiera per la pace che in questi giorni è tanto minacciata. Il ritorno alla guerra sarebbe un disastro per tutti. Con questa voglio anche far entrare nelle vostre case la Pace che il Signore Gesù ci porta, prego perché essa entri abbondante nei cuori dei vostri cari. Con affetto e grande gioia dico grazie per il sostegno che potrete mandarmi!
Irene Ratti