“Nel momento in cui chiuderò gli occhi a questa terra, la gente che sarà vicino dirà: è morto. In realtà è una bugia. Sono morto per chi mi vede, per chi sta lì. Le mie mani saranno fredde, il mio occhio non potrà più vedere, ma in realtà la morte non esiste, perché appena chiudo gli occhi a questa terra, mi apro all’infinito di Dio”. A dieci anni esatti dal “passaggio” di don Oreste Benzi nelle braccia di Dio, avvenuto il 2 novembre 2007 e da lui stesso profetizzato, la testimonianza del sacerdote riminese continua a coinvolgere e ad interpellare, indicando strade di bene sempre nuove. In concomitanza con il decennale, tante sono le iniziative per ricordarlo in Italia e nel mondo, compresa, naturalmente, la Diocesi di Carpi, in cui sono presenti tre famiglie affidatarie ed una casa famiglia dell’Associazione fondata da don Benzi, la Comunità Papa Giovanni XXIII. “Siamo partiti in piccolo – spiega Irene Ciambezi, che risiede con la famiglia a San Martino Carano ed è referente comunicazione Area Emilia per la Papa Giovanni -. In questo decennale, il nostro desiderio era infatti semplicemente di far arrivare nella Diocesi di Carpi lo spettacolo ‘Portami a casa’, dedicato a don Oreste. Poi, in accordo con il Vescovo Francesco Cavina, ci siamo confrontati con le altre realtà attive sul territorio nell’accoglienza e nell’accompagnamento delle persone più fragili ed emarginate. Ed è così che il programma si è allargato grazie alle loro proposte e alla loro disponibilità nell’organizzare con noi alcuni eventi”.
Lo spettacolo per le scuole
A dare il via al decennale sarà appunto “Portami a casa”, l’8 novembre al Cinema Corso a Carpi e il 10 novembre nell’aula magna Levi Montalcini a Mirandola. Di e con Emanuela Frisoni, Marco Brambini, e i musicisti di Piccola Piazza d’Arti, lo spettacolo concerto prende il titolo dall’accorato appello rivolto a don Benzi da un giovane in difficoltà che non voleva più essere solo. “Attraverso il teatro e la musica – sottolinea Irene – si ripercorrono le tappe e gli incontri più significativi che hanno segnato il cammino di don Oreste e posto le basi per la sua opera”. Da questa proposta artistica, in tour nel mondo, l’adattamento per le scuole intitolato “Dove lo butto. Storie di ambiente e di disambientati”, che andrà in scena il 9 novembre sempre presso l’aula Levi Montalcini. Un invito, a misura dei più giovani, “alla cultura della gratuità e della prossimità – evidenzia Irene – in contrasto con quella cultura dello scarto, del ‘buttare via’, che rischia di estendersi dagli oggetti agli esseri umani. Ogni persona, anche la più disagiata, ne era convinto don Oreste, è, infatti, capace, se accolta e sostenuta, di dare un contributo prezioso alla nostra società”.
Mirandola: dare voce alle esperienze
Una duplice sfaccettatura assumeranno gli appuntamenti promossi a Mirandola e a Carpi. Per quanto riguarda la città dei Pico, è previsto per il 13 novembre, presso l’aula magna della scuola media Montanari, l’incontro pubblico “La famiglia, luogo di accoglienza della fragilità”. “Dialogando con i Servizi sociali e con le associazioni che si occupano di affido e di accoglienza, si è pensato di dare voce a queste realtà – spiega Irene Ciambezi -. Ovvero, di offrire loro l’opportunità di raccontarsi, di illustrare la ricchezza della loro esperienza, in modo che altre famiglie possano interrogarsi e magari aprirsi a loro volta all’accoglienza”. Oltre agli interventi, fra gli altri, di Comunità Papa Giovanni XXIII, Comunità Venite alla Festa, Servizio Sociale Minori, Associazione Il Paese delle Meraviglie, vi sarà, aggiunge Irene, “la toccante testimonianza di Luca Russo, papà di una casa-famiglia della Papa Giovanni che accoglie la vita più fragile, quella di bambini affetti da patologie molto gravi e in stato vegetativo”.
Carpi: Giornata dei poveri e formazione
Comunità Papa Giovanni XXIII e Caritas diocesana si sono trovate “in sintonia nella riflessione sul messaggio di Papa Francesco per la prima Giornata mondiale dei poveri – spiega Irene Ciambezi -. Da qui l’organizzazione di questo evento insieme, domenica 19 novembre, a Carpi, nel nome di don Oreste con l’incontro pomeridiano di formazione, che ne mette al centro uno dei grandi insegnamenti, ovvero ‘i poveri, nostri maestri’”. Sono previsti, insieme a quello di Andrea Montuschi, responsabile della Papa Giovanni per l’Emilia, gli interventi del giornalista Francesco Zanotti, autore di pubblicazioni su don Benzi, e dell’economista Stefano Zamagni, cresciuto, anche professionalmente, collaborando con il sacerdote riminese. Una sintonia, quella tra la Papa Giovanni e la Caritas diocesana, alla base anche dell’incontro pubblico “Popoli in viaggio: incontrarsi, accogliersi, integrarsi”, che si terrà, nell’ambito del Festival della migrazione, il 16 novembre, presso la Sala del ‘600, all’oratorio cittadino Eden. Con la partecipazione della Consulta per l’integrazione delle Terre d’Argine, “la Caritas parlerà della propria esperienza nel progetto ‘Protetto. Rifugiato a casa mia’, mentre noi – aggiunge Irene – dell’opera, fortemente voluta da don Oreste, a favore delle vittime della tratta”.
Storie di vita condivisa
Se duplice è l’angolatura degli eventi a Carpi e a Mirandola, comune è tuttavia l’intento. “Vorremmo richiamare l’attenzione delle nostre comunità sulla dimensione, oggi più che mai attuale, dell’accoglienza in tutte le sue sfaccettature – evidenzia Irene -. Un’istanza trasversale, che interroga gli uomini e le donne di buona volontà e che don Oreste ha dimostrato essere praticabile da tutti nel quotidiano, per la costruzione di una civiltà fondata sull’amore”. Ampia è stata dunque l’adesione degli enti locali alle iniziative del decennale. “Quando imparano a conoscerci, collaborano con noi e ci chiamano, non certo perché siamo i più bravi – conclude sorridendo Irene – ma perché portiamo storie concrete di condivisione, di vita vissuta 24 ore su 24 con gli ultimi delle nostre città”.
Don Oreste Benzi ha camminato per quarant’anni al fi anco degli ultimi in Italia e nel mondo. Ha aperto centinaia di case famiglia, comunità terapeutiche per tossicodipendenti, centri diurni per disabili, cooperative sociali per ridare un lavoro dignitoso alle persone svantaggiate, case per l’accoglienza dei senza fissa dimora, delle donne vittima di tratta. Ha sempre lottato contro l’aborto, pregando di fronte agli ospedali. Ha promosso missioni nei paesi poveri. Ha accompagnato i giovani nel servizio civile e volontari per la pace nei paesi in guerra. Negli ultimi anni lo si incontrava lungo le buie strade della prostituzione per chiedere alle donne che si prostituivano: “Do you love Jesus? Ami Gesù?”. A loro proponeva sempre la liberazione immediata, una nuova speranza. Don Benzi infaticabile, sempre di corsa. In una mano il rosario, nell’altra il cellulare.
Siate rivoluzionari nell’amore!
Incontri, spettacoli, testimonianze sui passi del Servo di Dio don Oreste Benzi
Primi appuntamenti in calendario
Da sabato 4 a domenica 12 novembre, a Mirandola, presso il foyer dell’Auditorium Rita Levi Montalcini (via 29 maggio, 4): “Amare sempre”, mostra fotografica su don Oreste Benzi. Apertura serale: 10 novembre. Sabato e domenica: ore 10-12.30 e 16.30-19.
Mercoledì 8 novembre, alle 21, a Carpi, presso il Cinema Corso (corso Fanti, 91): spettacolo teatrale “Portami a casa”. Ingresso libero.
Giovedì 9 novembre, alle 9.30 e 11.30, a Mirandola, presso l’Auditorium Rita Levi Montalcini: spettacolo teatrale “Dove lo butto. Storie di ambiente e di disambientati” per gli alunni delle scuole elementari e della scuola media
Venerdì 10 novembre, alle 21, a Mirandola, presso l’Auditorium Rita Levi Montalcini: “Portami a casa”. Ingresso libero. (alle 10.30, sempre presso l’Auditorium, spettacolo per le scuole superiori).
Lunedì 13 novembre, alle 21, a Mirandola, presso l’aula magna della scuola media Montanari (via Pietri, 2): incontro pubblico “La famiglia, luogo di accoglienza della fragilità”. Saluto di Loretta Tromba, assessore ai Servizi per la promozione della persona del Comune di Mirandola. “Il valore della vita e l’accoglienza della fragilità”, testimonianza di Luca Russo, papà di casafamiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII e autore del libro “L’eutanasia di Dio”. Esperienze territoriali di affidamento e di accoglienza: Servizio sociale minori dell’Unione Comuni Modenesi Area nord, Associazione Venite alla Festa, Associazione Il Paese delle Meraviglie, Famiglie affidatarie. Modera: Luigi Lamma, direttore dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali.
Da martedì 14 a sabato 18 novembre, a Carpi, presso la Sala Duomo: “Amare sempre”, mostra fotografica su don Oreste Benzi. Giovedì e sabato, ore 10-12 e 16.30-18.30.