Un viaggio carico di speranze e impegni per il futuro, quello intrapreso dal Centro Missionario in Albania la terza settimana di settembre, alla vigilia della visita del Papa in quella terra ferita.
Giorni trascorsi all’insegna della collaborazione e della condivisione, frutto dell’amicizia che ormai da diversi anni lega la nostra diocesi alla missione di Gramsh. Si sono recate sul posto Anna Colli, che ormai da 10 anni insegna Farmacologia presso l’Università Cattolica Elena Gjika ad Elbasan, e Magda Gilioli, segretaria del Centro Missionario, per conoscere di persona Suor Aferdita, suor Vida e suor Drita, figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli, assegnate da poco alla cura di questa piccola chiesa, che Carpi sostiene da anni. Insieme a loro l’inarrestabile Suor Caterina Colli, che in Albania ha speso tante energie della sua vocazione e che ha festeggiato i suoi 84 anni proprio a Gramsh.
L’occasione ha permesso alle nostre compaesane di toccare con mano le fatiche di un popolo che ancora cerca di rialzarsi dalla sua storia di guerra e dittatura, aiutando le suore della missione, visitando i poveri e conoscendo i parroci locali.
È stato un momento per confermare l’impegno del Centro Missionario a supporto del centro nutrizionale gestito dalle suore, che permette a molte persone di accedere a un pasto, e dell’ambulatorio, aperto grazie ai medicinali e al materiale infermieristico inviato da Carpi.
Ma soprattutto, grazie alle suore di Gramsh, l’opportunità è stata quella di rinnovare l’affetto e la stima che uniscono i nostri due paesi, diventando sempre più corresponsabili del cammino di crescita dei nostri fratelli al di là del mare.