“Papa Francesco ha recentemente parlato di cristiani ‘da salotto, educati ma senza fervore’, ha osservato Francesco Manicardi, giornalista, nipote di Odoardo Focherini, intervenuto alla conferenza stampa di presentazione della beatificazione -. Il fervore era quello di San Paolo, ma è difficile pensare ad una sintesi migliore di questa per descrivere l’attualità di Odoardo Focherini, una figura che ci ricorda il messaggio di Cristo: ‘Ama il prossimo tuo come te stesso’, anche se le tue parole e le tue opere daranno fastidio a chi nel Vangelo non si riconosce.
I familiari di Odoardo presenti alla Beatificazione saranno oltre una cinquantina tra figli e coniugi, 15 nipoti, 21 pronipoti e altri parenti. Tutti accomunati dalla convinzione che questo riconoscimento eccezionale di Odoardo, marito e padre, comprenda anche la figura di Maria Marchesi, moglie amorevole e fedele, che ha portato il lutto per 45 anni: è sopravvissuta non solo fisicamente ma spiritualmente, madre premurosa di sette figli, li ha cresciuti da sola negli anni difficili del secondo dopoguerra, diventando poi nonna di 15 nipoti che ne conservano un ricordo profondo. Senza Maria, Odoardo non avrebbe potuto compiere ciò che ha compiuto – ha commentato –: egli condivideva con lei gli ideali cristiani e umani e con lei ha condiviso fino in fondo i rischi. Non si tratta della ‘grande donna’ che sta dietro ad un grande uomo ma piuttosto di una coppia che ha saputo condividere i valori, le scelte, la vita fino in fondo ‘nella gioia e nel dolore’ – come recita la promessa matrimoniale.
Mi preme sottolineare – ha concluso – questa dimensione sponsale e paterna perché può ispirare tanti uomini e tante donne del nostro tempo. La beatificazione arriva al culmine di una serie di riconoscimenti che fanno di Odoardo una persona imitabile, un esempio ammirabile e raggiungibile di vita spirituale, sociale e civile per le presenti e future generazioni”.