Presso la parrocchia di Limidi, si è tenuta nel pomeriggio di domenica 27 ottobre l’assemblea diocesana dell’Azione Cattolica. Sono intervenuti il vicario generale, monsignor Ermenegildo Manicardi, e Adelaide Iacobelli, segretaria nazionale del Msac (Movimento Studenti di Azione Cattolica). Pubblichiamo di seguito il discorso del presidente diocesano, Alessandro Pivetti. Sul prossimo numero il resoconto dell’assemblea.
È vivo in noi l’eco dei festeggiamenti per il 150° anniversario dalla nascita dell’Azione Cattolica. E mentre da qualche parte in Italia ancora si celebra l’ultima iniziativa per il 150°, si apre un’altra pagina di memoria: il 50° del rinnovamento dello Statuto e della nascita dell’Azione Cattolica dei Ragazzi. Il 1969 per l’associazione ha il volto di Vittorio Bachelet, presidente di quel tempo bello e complesso segnato dal Concilio Vaticano II, alla luce del quale l’AC volle ridisegnarsi, dopo che in tanti modi aveva contribuito a prepararlo. Il nuovo Statuto, la nostra carta d’identità, è ancora oggi dono per le future generazioni. Nella sua filigrana si leggono l’ecclesiologia di popolo del Concilio, che esortava alla promozione del laicato ed esigeva la formazione della coscienza (Lumen Gentium, Gaudium et Spes); il valore della vocazione laicale, della sua dignità battesimale, della sua partecipazione alla missione della Chiesa e la richiesta che i laici lavorassero per “illuminare e ordinare tutte le cose temporali, alle quali sono strettamente legati, in modo che siano fatte e crescano costantemente secondo il Cristo e siano di lode al Creatore e Redentore”. (LG, 31) Lo statuto del ‘69 traccia un chiaro sentiero per ogni aderente di “essere fermento, seme positivo per la salvezza ultima, ma anche servizio di carità …nella costruzione di una città comune” (V. Bachelet, Azione Cattolica e impegno politico, 1973) sostenendo fortemente la “scelta religiosa”. Essa è una scelta perché la fede esige la libertà ed è religiosa perché si desidera e si lavora per una Chiesa che è annuncio del Vangelo per il mondo, radicata nella vita di ogni persona. La nostra missione consiste nel continuare “l’Opera stessa di Cristo” e “non la trasmissione disarticolata di una moltitudine di dottrine che si tenta di imporre” (EG, 35) né un catalogo di peccati e di errori. Lo Statuto del ’69 che ha disegnato un’AC popolare e democratica, ha determinato anche la nascita dell’Azione Cattolica dei Ragazzi: l’articolazione nata dalla vocazione educativa degli adulti e dei giovani dell’associazione, ha considerato i più piccoli come portatori di doni preziosi per la comunità ecclesiale e civile, protagonisti del cammino di fede orientato alla missione, testimoni del Vangelo secondo la loro misura e i loro linguaggi. Cinquant’anni non sono tuttavia un’occasione per guardarsi indietro con il timore di un’eredità mai pienamente realizzata; un’intuizione è veramente profetica quando è ripensabile in un contesto mutato, quando è in grado di indicare direttrici più che un metodo, scelte essenziali più che prassi. La lettera pastorale del Vescovo ci incoraggia a lasciarci rinnovare per convertirci e camminare nella santità, vivere in comunione e costruire una chiesa sinodale, riscoprire il senso missionario di ogni nostra realtà è iniziativa. Seguendo il percorso tracciato in questa direzione celebreremo degnamente le tappe della nostra storia, mossi dallo Spirito e aperti al futuro.
Alessandro Pivetti
Presidente Azione Cattolica Diocesana