Alluvioni nei Balcani

Per sostenere gli interventi di Caritas

Alla luce delle violente alluvioni che hanno devastato in questi giorni la Bosnia-Erzegovina, la Serbia e la Croazia, la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana (Cei) ha stanziato, durante la 66ª Assemblea dei vescovi, 500 mila euro come segno di vicinanza della Chiesa italiana verso la popolazione colpita. La Caritas diocesana di Carpi ha già inviato un primo contributo economico. Sempre alla Caritas di Carpi è possibile rivolgersi per sostenere gli interventi in atto volti a far fronte all’emergenza, che sta assumendo sempre più le proporzioni di una catastrofe.
A tutt’oggi le vittime accertate sono una cinquantina, mentre nella sola Serbia gli sfollati sono oltre 25.000; intere città sotto acqua, senza elettricità, ponti crollati, strade allagate, frane che si portano via paesi interi, grossi quartieri fatti evacuare. La preoccupazione è accresciuta dal fatto che in alcune città non funzionano le comunicazioni telefoniche e al tempo stesso sono isolate a causa di allagamenti e frane, per cui non sono ancora chiare a distanza di giorni le reali condizioni in cui si trovano. Le Caritas locali si sono subito attivate a sostegno della popolazione e hanno lanciato vari appelli. Caritas italiana è presente sul posto con alcuni operatori a sostegno degli interventi avviati e ha lanciato una raccolta fondi.
 
Per contribuire:
 
·         Presso la sede della Caritas diocesana in via Catellani 9 a Carpi tutte le mattine dalle 9.00 alle 12.00
 
·         Tramite bonifico alla Caritas diocesana: Banca Popolare dell’Emilia Romagna IBAN IT86X0538723300000001422974 Causale “Alluvioni Balcani”