L’Azione cattolica si riunirà domenica 26 ottobre dalle 15.30 presso la parrocchia di Sant’Agata di Cibeno a Carpi per l’assemblea diocesana. “Lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare (Rm 12,2). La dottrina sociale della Chiesa orienta l’essere in uscita dell’Ac di Carpi”: questo il tema su cui interverrà Filippo Pizzolato, docente di Istituzioni di diritto pubblico all’Università degli studi di Milano Bicocca. “L’anno associativo inaugurato alla ‘due giorni’ di Bardolino – si legge nella nota della Presidenza diocesana di Ac – è un anno di nuovi slanci e, al tempo stesso, di fatiche, è un tempo di grandi speranze e contemporaneamente di profonde paure. Al rinnovamento in campo ecclesiale e alla spinta per una profonda trasformazione missionaria della Chiesa corrispondono difficoltà e resistenze legate al perdurare della crisi economica e alle ferite personali e sociali, per molti aspetti ancora aperte, che il sisma ha lasciato nella nostra diocesi da quel 20 maggio 2012. Questo nostro tempo ha tratti specifici che lo caratterizzano come un tempo ‘in esposizione’ e non un tempo in difesa di se stessi, un tempo in cui l’essere vulnerabili è la condizione per costruire intrecci interpersonali, un tempo di ‘uscita e di esodo’, un tempo in cui si sperimentano la tentazione della nostalgia e del ritorno in una casa che non c’è più, ma anche un tempo propizio, un tempo fondativo in cui le relazioni possono divenire realmente fraterne. In esodo non si basta a se stessi. In esodo è solamente il legame che tiene viva l’attenzione all’altro. L’icona biblica che ci accompagnerà per tutto il corso dell’anno ci invita ad avere coraggio. Non si tratta del coraggio per muoversi in solitaria, per fare qualcosa, a tentoni, pur di fare, ma dell’invito a riconoscere insieme, come fratelli, la presenza del Signore nella storia, a ‘sentire’, in relazioni calde, il suo amore e la sua guida mentre siamo in uscita, in missione, e a discernere dove egli stia muovendo la realtà in questo uscire verso tutti, incominciando dai poveri”.