di Virginia Panzani
Il ritorno della povertà di salute sta assumendo in Italia proporzioni importanti… ci sono persone che per scarsità di mezzi non riescono a curarsi, per le quali anche il pagamento di un ticket è un problema, e ci sono persone che hanno difficoltà di accesso ai servizi sanitari a causa di lunghissime liste d’attesa, anche per visite urgenti e necessarie”. E ancora, “come Chiesa, siamo chiamati a rispondere soprattutto alla domanda di salute dei più poveri, degli esclusi e di quanti, per ragionidi carattere economico o culturale, vedono disattesi i loro bisogni”. Così si rivolgeva Papa Francesco lo scorso 13 aprile ricevendo in udienza i membri dell’Associazione religiosa istituti socio-sanitari (Aris). Un impegno, quello del contrasto alla “povertà sanitaria”, che ormai da anni la Caritas Diocesana ha fatto proprio attraverso un progetto dedicato, il Fondo Salute, concretizzatosi grazie ai finanziamenti dell’8xmille provenienti dalla Diocesi di Carpi. Anche questo servizio, nell’ambito dell’ampio panorama di opere caritative e di promozione umana e sociale presenti sul territorio, è citato nel Rapporto dei progetti e delle attività svolti durante il 2022, documento pubblicato e presentato poco più di un mese fa da Caritas Carpi, insieme a Porta Aperta Carpi e ad altre realtà locali.
Come già negli anni precedenti, spiega l’equipe della Caritas Diocesana, “la partecipazione delle Caritas parrocchiali al progetto conferma il bisogno di inperiodicamente tervenire su una categoria di spesa così importante per il benessere delle famiglie, ma spesso sacrificata a causa delle difficoltà economiche, soprattutto in un periodo così difficile e drammatico per molti. Nello specifico, il Fondo Salute ha come finalità quella di fornire appunto alle Caritas parrocchiali, detentrici di una rete di relazioni dirette con le persone, uno strumento economico in più per soste-nere le spese sanitarie delle famiglie in difficoltà”.
Nel 2022 hanno aderito al progetto 17 parrocchie, ciascuna sulla base di un badget a disposizione: Duomo, Concordia, Corpus Domini, Cortile, Fossa, Fossoli, Limidi, Novi, Panzano, Quartirolo, San Bernardino Realino, Santa Croce, San Francesco, San Giuseppe Artigiano, San Marino, San Nicolò, Vallalta. Tra i benefi ciari, anche associazioni quali Porta Aperta Carpi e Porta Aperta Mirandola, e il Centro di Aiuto alla Vita (Cav) e l’Agape di Mamma Nina.
La somma complessiva che è stata erogata nel 2022, grazie ai fondi dell’8xmille, ammonta a 20 mila euro.
Parrocchia di Santa Croce, Fondo Salute prezioso strumento di vicinanza
La Caritas parrocchiale di Santa Croce di Carpi è una piccola ma vivace realtà che, sotto la guida del parroco, don Adam Nika, si compone di cinque volontarie coadiuvate da suor Cristina delle Sorelle di Santa Cecilia. Le volontarie si rendono disponibili a “portare” la carità e la vicinanza che la parrocchia, sempre rispondendo generosamente, esprime verso chi è più in difficoltà. Sono loro stesse, infatti, a recarsi a visitare le famiglie nel bisogno, consegnando le sporte di viveri e generi di prima necessità e cercando, per quanto possibile, una risposta anche agli altri bisogni segnalati. E’ in questa prospettiva che si colloca, dunque, il sostegno che la Caritas di Santa Croce ha offerto e continua ad offrire nel pagamento delle spese sanitarie dei propri “assistiti”. “Il Fondo Salute afferma Barbara Gorgò, che fa da referente per il servizio di carità in parrocchia – ci permette di aiutare, in particolare, due famiglie che hanno a carico disabili gravi, contribuendo a sostenere il costo di farmaci non mutuabili e di dispositivi medici indispensabili per la cura della persona. E’ successo in passato di aver avuto la necessità, per aiutare queste famiglie, che, ripeto, si trovano in grande difficoltà, di chiedere un’aggiunta rispetto al badget previsto, cosa che la Caritas Diocesana ci ha accordato con premura per i bisogni concreti di questi nostri fratelli e sorelle”.
Come Santa Croce, tante altre sono le Caritas parrocchiali che si sono trovate a far fronte a bisogni analoghi e, sempre, grazie alla disponibilità dei fondi 8×1000 destinati alla Chiesa Cattolica, è stato possibile dare una risposta. E’ proprio vero che le firme dei contribuenti si traducono, lontano dai rifl ettori, nel quotidiano di un capillare servizio donato al prossimo, in migliaia di gesti di bene e di speranza sul territorio.
Tutte le informazioni riguardanti i progetti realizzati e le modalità per destinare l’8xmille alla Chiesa Cattolica sono disponibili sul sito www.8xmille.it che invitiamo a visitare