Dopo il grande incontro di Panama a gennaio, domenica 14 aprile si è tenuta in tutto il mondo, a livello diocesano, la Giornata mondiale della gioventù, ricorrenza che nella Chiesa di Carpi si è celebrata nel pomeriggio di sabato 13 aprile. I ragazzi da tutta la Diocesi si sono ritrovati presso il Centro pastorale diocesano a Sant’Antonio in Mercadello, inaugurato la mattina stessa. Per i giovani è stata l’opportunità per vedere la Casa in cui potranno soggiornare per occasioni di ritiri spirituali o incontri diocesani, proprio come quello di sabato 13. La Gmg si è svolta in due momenti. La prima parte, a metà pomeriggio, era rivolta ai ragazzi tra i 15 e 22 anni, mentre la sera erano invitati anche i giovani fi no ai 30 anni per la Penitenziale diocesana presieduta dal Vescovo monsignor Francesco Cavina, con l’intervento di monsignor Daniele Libanori, Vescovo ausiliare di Roma. Durante il pomeriggio è stato possibile per i ragazzi provenienti da diverse associazioni incontrarsi e dialogare su alcuni temi tratti dal discorso di Papa Francesco a Loreto, quando ha consegnato nelle mani della Vergine Maria l’Esortazione apostolica post-sinodale rivolta ai giovani e a tutto il Popolo di Dio, “Christus vivit”. In questo messaggio Papa Francesco ha chiesto ai giovani di tutto il mondo di essere persone semplici e sapienti, povere e generose, coraggiose e umili. Su queste tre coppie di parole sono stati allestiti tre stand in cui i ragazzi hanno potuto confrontarsi inizialmente con una attività poi con la lettura di un brano relativo alla coppia di parole. Per la preparazione dell’iniziativa sono state messe in campo le forze di Azione Cattolica, Agesci e Centro Missionario unitariamente e questo ha permesso di organizzare un bel pomeriggio per i ragazzi che hanno partecipato in gran numero. Nel tardo pomeriggio ci siamo riuniti in chiesa per celebrare insieme la Liturgia Penitenziale. Il brano biblico letto era tratto dalla Genesi e raccontava della vicenda di Giuseppe, figlio di Giacobbe, e dei suoi fratelli. Su questo brano monsignor Libanori si è basato per il suo intervento, in cui ha raccontato con parole semplici l’intera storia della famiglia di Giuseppe sottolineando la presenza di Dio in ogni vicenda, di come Egli sia sempre stato vicino a Giuseppe, soprattutto nel suo percorso di crescita e di conversione del cuore, suo, ma anche dei fratelli. Parole che hanno stimolato noi ragazzi a riflettere sulle nostre relazioni e su come anche il Signore sia partecipe di esse. Al termine della Penitenziale ci siamo ritrovati per cenare insieme e per concludere il pomeriggio di incontro e condivisione.
Cecilia Gherardi Azione Cattolica