Nella situazione disegnata dal Decreto-legge del 18 dicembre non ci sono cambiamenti circa la possibilità di visita ai luoghi di culto e di partecipare alle celebrazioni: sono permesse, in condizioni di sicurezza e nella piena osservanza delle norme. Restano valide le indicazioni del Consiglio episcopale permanente della CEI (1° dicembre): “Sarà cura dei Vescovi suggerire ai parroci di ‘orientare’ i fedeli a una presenza ben distribuita, ricordando la ricchezza della liturgia per il Natale che offre diverse possibilità: Messa vespertina nella vigilia, nella notte, dell’aurora e del giorno. Per la Messa nella notte sarà necessario prevedere l’inizio e la durata della celebrazione in un orario compatibile con il cosiddetto ‘coprifuoco’, cioè entro le 22”.
Nel rispetto di queste indicazioni e per consentire ai fedeli impossibilitati ad uscire di seguire le celebrazioni presiedute dal vescovo monsignor Erio Castellucci e dal vicario generale monsignor Gildo Manicardi in Cattedrale, la Diocesi di Carpi ha previsto la trasmissione in diretta su TVQUI (canale 19 e streaming su tvqui.it) con il seguente calendario:
Giovedì 24 dicembre – ore 20 – Santa Messa della Notte di Natale presiede monsignor Gildo Manicardi, vicario generale – (DIRETTA SU TVQUI)
Venerdì 25 dicembre – ore 10.45 – Santa Messa del Giorno di Natale presiede monsignor Erio Castellucci, vescovo di Carpi
Giovedì 31 dicembre – ore 18 – Santa Messa di ringraziamento e canto del Te Deum – presiede mons. Gildo Manicardi, vicario generale – (DIRETTA SU TVQUI)
Venerdì 1° gennaio – ore 18 – Santa Messa nella solennità di Maria Madre di Dio e Giornata Mondiale per la Pace – presiede mons. Erio Castellucci, vescovo di Carpi – (DIRETTA SU TVQUI)
Ricordiamo gli orari delle messe in Cattedrale a Carpi: prefestiva ore 18; festive ore 8.00-9.30-10.45-12.00-18.00.
Dal 24 dicembre al 6 gennaio durante i giorni di “zona rossa” (prefestivi e festivi) si consiglia ai fedeli di avere con sé un modello di autodichiarazione perché i luoghi di culto dove ci si può recare per una visita o per la partecipazione a una celebrazione “dovranno ragionevolmente essere individuati fra quelli più vicini”. Durante i giorni di “zona arancione”, invece, i fedeli potranno raggiungere liberamente qualsiasi luogo sacro sito nel Comune di residenza, domicilio o abitazione. Se esso ha una popolazione non superiore a 5.000 abitanti è possibile recarsi in chiese situate in altri Comuni che non siano capoluoghi di provincia e distanti non oltre i 30 chilometri.