Com. St. 32 del 4 marzo 2013 – Diffusa in questi giorni una lettera del Vescovo ai giovani della Diocesi.


Diffusa in questi giorni una lettera del Vescovo ai giovani della Diocesi. Dopo il successo del pellegrinaggio di preghiera per le vocazioni,


un altro segno della vicinanza di monsignor Cavina ai ragazzi


 


Un amore così grande


 


Già nel suo primo anno di presenza in Diocesi monsignor Francesco Cavina si era rivolto ai giovani della Diocesi con una sua lettera. In questa Quaresima, e in vista della sua partecipazione, sabato 23 marzo, alla Veglia penitenziale diocesana in occasione della 28esima Giornata mondiale della Gioventù – momento in cui il Vescovo incontrerà, tutti insieme, i ragazzi delle parrocchie e delle associazioni ‘ viene distribuito sul territorio un messaggio che vuole essere un invito di Francesco Cavina in persona, a ‘lasciarsi voler bene da un amore così grande’ come quello di Gesù.


‘Gran parte dell’operato di monsignor Cavina è stato rivolto ai giovani, sin dai primi giorni della sua presenza in Diocesi ‘ osserva Simone Ghelfi, incaricato laico della Pastorale giovanile ‘; ultimamente la sua cura si è fatta ancora più attenta, da una parte attraverso la sua disponibilità a incontrarli, presso la sua abitazione, come gruppi parrocchiali e associativi, dall’altra con l’invito alla preghiera e alla cura della vocazione’.


Da ricordare anche la grande partecipazione di fedeli, lo scorso sabato 2 marzo, al Pellegrinaggio penitenziale di preghiera per le vocazioni, presieduto dallo stesso Vescovo: più di 200 le persone presenti, tra giovani e adulti. L’iniziativa si ripeterà ogni primo sabato di ogni mese fino a luglio, per chiedere a Dio nuove vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa.


 


‘Spesso ‘ scrive il Vescovo ai giovani nella parte finale della lettera ‘ siamo nella convinzione che credere in Gesù, avere Fede in Lui, non sia per nulla bello e gratificante, ma anzi comporti solo sacrifici e noia. La verità, però, è un’altra: Gesù non vuole il nostro male ma solo il nostro bene, vuole mettere al sicuro la nostra vita affinché nessuno possa togliercela e possiamo goderne per sempre. Non so a voi, ma a me fa molto effetto pensare che qualcuno è morto per me, perché io potessi sentirmi al sicuro tra le braccia di Dio. Libero di vivere la mia vita con gioia, senza paura di perderla mettendola al servizio degli altri, affinché tutti possano incontrare e riconoscere Gesù che tanto ci ama. Non abbiate paura ‘ conclude ‘, è bello lasciarsi voler bene da un amore così grande!’


 


In allegato la lettera di monsignor Cavina ai giovani e la foto del pellegrinaggio.