Com. St. del 10 giugno 2013 (2) – La celebrazione


Alla solenne concelebrazione di Beatificazione di Odoardo Focherini, presieduta dal Cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le cause dei Santi, saranno presenti una ventina di vescovi provenienti anche da fuori regione, e un centinaio di sacerdoti in particolare delle Diocesi di Carpi e Trento e dell’Azione cattolica. Parteciperanno i sindaci dei comuni che fanno parte della Diocesi di Carpi, di Rumo (Tn) e di Pejo (Tn), nonché i presidenti della provincia di Modena e della provincia autonoma di Trento.


I quattro concelebranti principali saranno monsignor Francesco Cavina, Vescovo di Carpi, l’Arcivescovo di Trento monsignor Luigi Bressan, monsignor Domenico Sigalini, Assistente nazionale dell’Azione cattolica e monsignor Antonio Lanfranchi, Arcivescovo metropolita della provincia ecclesiastica.


Saranno presenti anche monsignor Bassano Staffieri e monsignor Elio Tinti, che come Vescovi di Carpi hanno rispettivamente iniziato e seguito il processo di beatificazione.


La presidenza nazionale Ac interverrà con una delegazione guidata dal presidente nazionale Franco Miano, Avvenire sarà presente con il direttore responsabile Marco Tarquinio e il direttore generale Paolo Nusiner. Numerosi i delegati delle altre associazioni ecclesiali e della Società Cattolica di assicurazione. Sono attesi diversi parlamentari locali.


3000 le sedie collocate in Piazza Martiri per chi è dotato di pass; l’accesso alla parte restante della grande area sarà invece libero, dalle 7 alle 9.


 


DIRETTE TV


La celebrazione sarà trasmetta in diretta su Telepace (satellite: Canale 850 del decoder Sky; digitale terrestre: LCN 14, frequenza Mux Telepace Verona Canale 39 UHF – Freq. 618 MHz), su è-tv Antenna 1 (canale 891 di Sky e LCN 635 frequenza Mux) e su Giovanni Paolo TV (canale 93 del Digitale Terrestre e in streaming su www.giovannipaolotv.it).


 


LO SPAZIO DELLA CELEBRAZIONE


A causa dell’inagibilità della Cattedrale in seguito al terremoto, l’architettura maestosa della chiesa madre della Diocesi di Carpi sarà sostituita dalla grande piazza cittadina. Lo spazio, che è stato allestito come una sorta di Cattedrale a cielo aperto, presenta tutti gli elementi che determinano la specificità del luogo liturgico.


 


IL PRESBITERIO


Fulcro dello spazio celebrativo è l’area presbiterale che occupa il punto centrale della piazza. Si tratta di un luogo rialzato e ben visibile a tutti – 200 metri quadri di estensione – finalizzato a garantire la partecipazione attiva dell’intera assemblea all’azione liturgica. Qui si disporranno i Vescovi e i presbiteri. Sempre nel presbiterio saranno collocati i poli liturgici, ovvero l’altare, l’ambone e la cattedra. Sono stati realizzati dalla Falegnameria Castellini di Rovereto di Novi (Mo) ed accolgono tre bassorilievi in gesso, dono dello scultore milanese Guido Lodigiani. Sul presbiterio sarà esposta l’immagine del Beato che sarà scoperta durante il rito.


 


L’ALTARE


E’ costituito da una struttura in legno che contiene il bassorilievo di Guido Lodigiani raffigurante l’apparizione di Gesù risorto sul lago di Galilea e, dopo la pesca prodigiosa, il banchetto da lui preparato per i discepoli (Gv 21). L’immagine scelta rimanda all’Eucaristia, nella quale, come fece Odoardo in tutta la sua vita, i discepoli sono chiamati a riconoscere il Signore e a ‘lanciarsi’ con fede verso di lui.


 


L’AMBONE


Il bassorilievo di Lodigiani rappresenta Cristo che donando il suo spirito raccoglie l’assemblea nell’unità. Un’immagine che si ricollega al Concilio Vaticano II – di cui quest’anno ricorre il 50° anniversario dell’inizio – e in particolare alla Costituzione dogmatica Sacrosanctum Concilium laddove si dice che Cristo ‘è presente nella sua parola, giacché è lui che parla quando nella Chiesa si legge la sacra Scrittura’ (n. 7).


 


LA CATTEDRA


E’ collocata sull’asse centrale dell’area presbiterale ed è in stretta relazione con il Crocifisso, opera del XVIII secolo recuperata dopo il terremoto. Significativi, sui due fianchi della cattedra, i bassorilievi raffiguranti rispettivamente: sul lato sinistro l’albero della conoscenza del bene e del male (immagine tratta dalla Genesi), segno della prima creazione; sul lato destro un fiore che rappresenta la natura nuova, quella realizzata dalla Pasqua di Cristo. Infatti nella liturgia si realizza questo passaggio pasquale di trasformazione dall’uomo vecchio all’uomo nuovo.


 


IL RELIQUIARIO


Nello spazio liturgico sopraelevato sarà collocata anche il reliquiario, realizzato dallo scultore Paul De Doss Moroder di Ortisei (Bz). Un’opera a tecnica mista in pino cirmolo della Val di Non, terracotta smaltata e vetro, vetrofusione, che riassume nelle sue forme la vita, la fede e il martirio di Odoardo Focherini. Al centro un frammento di granito donato dalla comunità di Flossenburg e proveniente dalle cave in cui Odoardo Focherini lavorò come prigioniero e contrasse la ferita che lo portò alla morte. Sul frammento, contornata di filo spinato, è posta la croce d’argento in cui è incastonata la reliquia, la fede nuziale di Focherini.


 


L’IMMAGINE DEL BEATO


Nel presbiterio troverà spazio anche l’immagine del Beato, un olio su tela di 180 per 200 cm della pittrice Annamaria Trevisan, che sarà scoperta durante il rito.


Ai piedi dell’area presbiterale verrà collocato un ulivo, in ricordo del titolo di Giusto tra le Nazioni riconosciuto a Focherini dall’istituto Yad Vashem di Gerusalemme.