Composizione definitiva del Consiglio Pastorale

Chiusura del primo ordine del giorno

Nella seduta dello scorso 5 febbraio, che ha completato la prima parte della trattazione dei temi affrontati nella seduta del 24 gennaio, il Consiglio Pastorale Diocesano ha visto la sua definitiva composizione con l’ingresso dei delegati della Zona Pastorale 6: Emilio Sabattini della parrocchia di Mirandola e Alexandra Sitta della parrocchia di San Martino Carano.

La riunione è proseguita con lo scambio reciproco dei presenti sulle proposte di riflessione per il Consiglio Pastorale che hanno evidenziato i temi del dialogo interreligioso, della dottrina sociale della Chiesa e un’attenzione particolare ai giovani e alle diverse proposte pastorali: gli oratori, le associazioni e i movimenti.

Convegno e iniziative del 23 maggio

Il Consiglio ha poi approfondito i contenuti del Convegno previsto per la mattina del prossimo 23 maggio in Cattedrale, come già anticipato, dal titolo “Il tempo di Odoardo Focherini e la società di oggi: uomini che fanno popolo e comunità”, sponsorizzato dal Comune di Carpi. Il convegno aprirà con una relazione, tenuta dallo storico Paolo Trionfini, che tratterà degli strumenti di discernimento e di giudizio storico che portarono il Beato Focherini alle scelte eroiche che lo hanno reso santo. Alla luce del parametro della memoria di Focherini si cercherà di riflettere su alcune dimensioni dell’impegno possibile nella nostra società attuale, come l’accoglienza, solidarietà, integrazione vissute oggi, sull’accompagnamento giovani, sulle famiglie accoglienti, sulle molteplici situazioni ecumeniche, interconfessionali e interreligiose.

Il convegno proseguirà nel pomeriggio con un confronto all’interno di gruppi, distribuiti a Carpi e nel territorio di tutta la diocesi, che riprenderanno le attenzioni emerse dalla relazione del mattino. Saranno responsabili di questi gruppi le associazioni e movimenti che avranno partecipato all’organizzazione del convegno e che quindi avranno l’occasione di presentarsi e condividere i propri cammini.

Una cena itinerante, da Piazzale Re Astolfo a Piazza Martiri, sarà la conclusione della giornata, organizzata da Caritas diocesana e dall’associazione Ho avuto Sete con il coinvolgimento delle parrocchie nella preparazione ma soprattutto nell’invitare famiglie, giovani a questo momento di festa cittadina e diocesana.

E’ stato sottolineato, ancora una volta, che il convegno e l’intera giornata del 23 maggio devono essere una esperienza di dialogo e collaborazione con l’intera comunità civile, culturale politica della diocesi.

Quaresima

Il Consiglio è proseguito con la presentazione delle proposte per il cammino diocesano di Quaresima, che non vuole andare ad intralciare e sovrapporsi alle iniziative parrocchiali e di zona pastorale, ma vuole essere un momento, come è stato per l’Avvento, per vivere insieme qualche momento di questo tempo forte di preparazione alla Santa Pasqua, che la Chiesa ci chiama a vivere.

Tra le iniziative presentate è confermata la Via Crucis per la città di Carpi organizzata e animata dalla Consulta delle Aggregazioni Laicali, a cui si aggiunge una Liturgia Penitenziale diocesana, da tenersi in Cattedrale, nei primi giorni di inizio e inaugurazione del tempo quaresimale.

Scuola di Formazione Teologica

Ultimo tema posto all’ordine del giorno del consiglio ha riguardato il ripensamento e rilancio della Scuola Diocesana di Formazione Teologica “San Bernardina da Siena”. La riflessione presentata da don Luca Baraldi propone di partire da un rinnovato rapporto con l’Istituto Superiore di Scienze Religiose dell’Emilia e, di conseguenza con la Facoltà teologica dell’Emilia-Romagna, quale “Laboratorio Teologico per l’evangelizzazione, l’inculturazione della fede ed il dialogo inter-religioso”. Scopo di quest’ultimo sarà di illuminare ed approfondire la riflessione sulla “sempre nuova e affascinante lieta notizia del Vangelo di Gesù (VG 4), in chiave teologica, a partire dalla situazione multiculturale e multireligiosa del nostro territorio (regionale), in uno stile di inter/trans-disciplinarietà e di dialogo a tutto campo: come esigenza intrinseca per fare esperienza comunitaria della gioia della Verità (VG 4)”. Il percorso del “Laboratorio Teologico” si strutturerà in un ciclo triennale di insegnamenti, suddivisi in: Corsi Fondamentali con insegnamenti di Sacra Scrittura, teologia sistematica, prassi cristiane ed evangelizzazione-ecumenismo-dialogo, e Moduli Seminariali che verteranno su diritto canonico, storia e filosofia, scienze umane, spiritualità, teologia e linguaggi.

Al termine della presentazione Mons. Erio Castellucci ha invitato i presenti a cercare un confronto con quanti, parroci e laici che hanno frequentato la Scuola Diocesana di Formazione Teologica, per arrivare ad un prossimo incontro del Consiglio Pastorale, con opinioni elaborate per dare un contributo fattivo alla proposta di un Laboratorio Teologico diocesano.

Laura Lamma
Segretaria del Consiglio Pastorale Diocesano