Può una “conoscenza condivisa” essere uno strumento idoneo a riportare il valore della persona al centro di un nuovo modello di organizzazione aziendale? E’ possibile che questo cambiamento, innanzitutto culturale, possa alimentare un’energia positiva per vincere le sfide di una competizione sempre più agguerrita? Sono solo alcune delle domande al centro del convegno che si terrà martedì 31 marzo a Carpi (Auditorium A. Loria ore 20.45) promosso dall’associazione Argonauti, dal marchio d’impresa “La conoscenza condivisa”, dal progetto Fides et Labor della Diocesi di Carpi e dall’ufficio diocesano di pastorale sociale e del lavoro.
Lo stimolo ad approfondire questo approccio innovativo per venire incontro alle difficoltà delle aziende a rinnovarsi per stare sul mercato viene dallo studio di Guido Zaccarelli poi confluito in un libro dal titolo “La conoscenza condivisa – Verso un nuovo modello di organizzazione aziendale” (Franco Angeli, 2013). Secondo Zaccarelli la condivisione delle esperienze è fonte ispiratrice e dimensione essenziale per fare crescere l’identità del gruppo e consentire alle persone di sentirsi attrici protagoniste e parte attiva del cambiamento all’interno dell’azienda, ed è capace di spalancare le porte alla reciproca attivazione dei processi di apprendimento.
Nel corso del convegno che sarà introdotto da Nicola Marino e moderato da Luigi Lamma, con Guido Zaccarelli, interverranno Giuseppe Torluccio, docente universitario e presidente del Consiglio etico del progetto Fides et Labor della Diocesi di Carpi, Giovanni Arletti, presidente Chimar e delegato Confidustria Distretto di Carpi e Valter Caiumi, presidente Confindstria di Modena. Relatori di assoluto rilievo che si confronteranno sul tema sia dal punto di vista delle conoscenze di economia e di management sia dal punto di vista delle esperienze di innovazione e cambiamento portate avanti dagli imprenditori.