Il Covid-19 ha provocato povertà nuove ed aggravato fragilità già esistenti. Ha messo in crisi certezze e diffuso inquietudini psicologiche e sociali. Ha aggravato le condizioni economiche delle famiglie e provocato insicurezza. Ha fatto riscoprire l’importanza della tutela della salute e della solidarietà a livello locale ed europeo. La comunità diocesana è chiamata a cogliere i bisogni crescenti delle persone e delle famiglie, ma anche a valorizzare le risorse e le tante manifestazioni di solidarietà già messe in campo; infine, a riflettere sulle prospettive pastorali a cui è chiamata, attivando appropriate risposte spirituali e opere concrete, come fermento inserito in maniera solidale nella società civile. Proprio questo sarà il triplice filo conduttore del convegno che si terrà sabato 20 febbraio a partire dalle ore 9 (canale YouTube Arcidiocesi di Modena-Nonantola) dedicato alle fragilità aggravate dalla pandemia: ascolto di bisogni, attenzione a risposte già attivate, progettualità per la comunità cristiana e civile.
Il convegno è frutto della collaborazione tra vari uffici e centri pastorali delle diocesi di Modena-Nonantola e Carpi, in primis la Pastorale della Salute poi Disabili, Pastorale Giovanile e Pastorale Familiare, Caritas, Migrantes, Carceri, i Ministri della Consolazione, oltre a Porta Aperta. Oltre a numerose testimonianze sono previsti gli interventi di don Massimo Angelelli, Direttore Nazionale della Pastorale della Salute, di Giancarlo Muzzarelli, sindaco di Modena e del vescovo Erio Castellucci.