Prosegue nella periferia di Carpi la visita pastorale del Vescovo Francesco Cavina. Dal 7 al 10 novembre, infatti, il Pastore della Diocesi sarà accolto presso la parrocchia di San Biagio Vescovo in San Marino. “Stiamo decidendo gli ultimi dettagli – spiega il parroco, padre Tommaso Sochalec – ma, naturalmente, anche da noi, come nelle altre parrocchie, il Vescovo incontrerà il consiglio pastorale parrocchiale, gli anziani e gli ammalati, i genitori dei bambini del catechismo, il mondo giovanile, con i ragazzi del post cresima e i giovani, le aziende e le attività commerciali”. Particolarità propria di San Marino sarà invece, proprio all’inizio, il 7 novembre, “la serata con le realtà aggregative della frazione. Non solo il Circolo ricreativo Bruno Mora e la Polisportiva sanmarinese, ma sono invitati anche quei gruppi di persone che spendono il loro tempo nel volontariato per la parrocchia, in collaborazione con essa o per lo sviluppo, più in generale, del paese. Ciascuno spiegherà le proprie attività al Vescovo, poi ci sarà un momento conviviale insieme”. A concludere la visita pastorale sarà, infine, la Santa Messa comunitaria venerdì 10 novembre, alle 19, presso il Santuario della Madonna dei Ponticelli. Ma, al di là dei diversi incontri in calendario, quali sono le aspettative della parrocchia nei riguardi della visita pastorale? “C’è una domanda che mi sento ripetere da tutti – afferma padre Tommaso -: ‘quando riavremo la nostra chiesa?’. Di certo, molto positiva è stata la riapertura del Santuario della Madonna dei Ponticelli, perché da una parte possiamo celebrare degnamente la Santa Messa, dall’altra si è finalmente liberato il salone della canonica per gli incontri e le iniziative”. Tuttavia, l’edificio è fuori dal centro abitato e ciò comporta alcune difficoltà. “Coloro che si recano al cimitero non possono più fermarsi per una preghiera in chiesa, per accendere una candela – spiega il sacerdote -. In realtà, possono venire nella nostra cappella in canonica, ma molti non lo sanno. Il catechismo, poi, si svolge la domenica mattina in parrocchia, andando di seguito a messa al Santuario. Ma i bambini devono essere accompagnati in auto, lo spazio per i parcheggi è poco e la strada da attraversare è pericolosa. Quello che, però, pesa di più – sottolinea con parole accorate – è che si rischia di perdere l’abitudine ad andare in chiesa. Insomma, senza la propria chiesa un paese perde moltissimo”. Per tutto questo, allora, “c’è il desiderio da parte della nostra gente di parlare con il Vescovo Francesco, di confrontarsi su questi problemi che incontriamo e di avere da lui un incoraggiamento ad andare avanti”. Non mancano, comunque, i motivi di gioiosa attesa. Come per l’arrivo delle suore, che andranno a risiedere negli appartamenti presso il Santuario dei Ponticelli. “I lavori sono ancora in corso e, al momento, non è stata fissata una data – afferma padre Tommaso -. La comunità parrocchiale è riconoscente al Vescovo per questo dono e chiede con insistenza la presenza delle religiose perché vede in loro, a ragione, un aiuto prezioso per le attività, dal catechismo alla cura del Santuario”. Grande attesa c’è, infine, da parte degli anziani e degli ammalati, le prime persone che monsignor Cavina ha espresso la volontà di incontrare. “Non potendo andare da tutti – spiega padre Tommaso – abbiamo dovuto fare una scelta. È per questo che coloro che riceveranno la visita si sentono, nella loro semplicità, privilegiati. Attendono il Vescovo con gioia e confidano in una parola di consolazione nella malattia e nella sofferenza. Per loro, che sono impossibilitati a partecipare alla vita della parrocchia – conclude il sacerdote – la visita nelle case sarà l’occasione per far sentire non solo la vicinanza del Vescovo, ma anche quella della comunità”.