Diocesi di Carpi comunicato n° 66 del 9 settembre 2020

COMUNICATO STAMPA

Al via il Laboratorio Teologico “San Bernardino Realino”

Una rinnovata proposta per la formazione dei laici

 Il seminario del 12 settembre

Sabato 12 settembre, dalle 9 alle 13, nella chiesa di Sant’Ignazio a Carpi, si terrà il seminario ad invito dal titolo “Verso il Laboratorio Realino”, organizzato dalla Diocesi di Carpi. Si tratta dell’evento da cui prendono l’avvio le attività del Laboratorio Teologico “San Bernardino Realino” per l’evangelizzazione, l’inculturazione della fede ed il dialogo interreligioso, che offre una rinnovata proposta diocesana per la formazione dei laici.

Questi gli interventi in programma. Alle 9, “Le ragioni di un laboratorio teologico nella Diocesi di Carpi” (monsignor Ermenegildo Manicardi, Vicario generale). Alle 9.30, “Il cammino della teologia nella Diocesi di Carpi dal Vaticano II a oggi” (Brunetto Salvarani, docente Fter di Teologia della missione e del dialogo). Alle 10.30, “La teologia dell’evangelizzazione in una ‘chiesa in uscita’” (don Federico Badiali, docente Fter di Teologia sistematica). Alle 11.15, dibattito moderato da don Luca Baraldi. Alle 12.30, conclusioni.

Il seminario “Verso il Laboratorio Realino” è a cura di uno staff composto da: monsignor Ermenegildo Manicardi; don Maurizio Marcheselli, direttore del Laboratorio Realino; don Federico Badiali; don Luca Baraldi, direttore locale del Laboratorio Realino; Brunetto Salvarani, coordinatore del seminario; Paolo Vincenzi, segreteria.

Introduzione al seminario del 12 settembre e bibliografia di riferimento su diocesicarpi.it

Cammino in chiave sinodale: rilanciare la Scuola di Teologia

Il Laboratorio Teologico Realino nasce nell’ambito di un cammino in chiave sinodale e missionaria, secondo le indicazioni dell’Amministratore Apostolico, monsignor Erio Castellucci, ed in particolare con l’intento – emerso dalla riflessione, condotta appunto in forma sinodale, con il Consiglio Pastorale Diocesano – di rilanciare la Scuola di Teologia.

“Il passaggio ad una nuova guida pastorale – afferma don Luca Baraldi, direttore locale del Laboratorio Realino – ha suggerito un allargamento di possibili attenzioni evangelizzatrici per la nostra comunità cristiana e per il nostro territorio. Fra queste vi è senz’altro quella per la formazione di una rinnovata cultura teologica popolare, ovvero per tutti e non solo per specialisti, che aiuti ogni credente a leggere il tempo presente e a lasciarsi da esso provocare. Il nostro periodo storico, così segnato da caratteristiche quali la multiculturalità, la compresenza di diverse espressioni religiose gomito a gomito, la rarefazione di talune forme di legame sociale, un rinnovato interesse per la cura del creato e, con la pandemia, un profondo bisogno di riflettere sulla condizione fragile dell’esistenza umana, è lo stimolo per ripensare i grandi temi che stanno al cuore della fede cristiana”.

In sintonia con il rinnovamento culturale e teologico in atto nelle Diocesi della regione, si è cercato di trovare collegamenti con i percorsi elaborati dal dipartimento di Teologia dell’evangelizzazione della Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna (Fter). Direttore del Laboratorio Realino è dunque don Maurizio Marcheselli, biblista bolognese che guida il suddetto dipartimento.

L’offerta verte su vari tipi di insegnamento: corsi fondamentali (ossia riferiti alle aree tematiche più fondamentali della teologia, quali la Scrittura, la prassi cristiana, la teologia sistematica…) e seminari (riguardanti ambiti più specifici, quali le culture contemporanee e la fede, l’arte e la religione, il dialogo fra le istituzioni religiose…).

Dopo la tavola rotonda del 12 settembre, a partire dal mese di ottobre, è previsto l’inizio dei seminari del sabato mattina (il calendario è in via di definizione). I primi avranno per oggetto l’enciclica “Laudato Si’” di Papa Francesco, “quale spunto – sottolinea, in conclusione, don Baraldi – per leggere in chiave teologica e di ‘ecologia integrale’ il nostro contesto socioculturale e partire nell’avventura del ripensare la fede”.