Editoriale del n. 21 del 2 giugno 2013


Al via l’edizione 2013 della festa diocesana dell’Azione cattolica

 

Un Concilio per ringiovanire il mondo

di Ilaria Vellani – Presidente Azione cattolica di Carpi

 

É ancora tempo di FestAc, è ancora tempo di festa. L’anno che ha vissuto la nostra Chiesa di Carpi è stato sicuramente un anno inatteso e di grande sofferenza, e per molte comunità è ancora un tempo di grande difficoltà. In questo tempo non sono mancati motivi di speranza e di gioia: primo fra tutti il cammino di preparazione alla beatificazione di Odoardo Focherini, e poi il cammino dell’anno della fede e del cinquantesimo del Concilio Vaticano II. Sono segni di speranza che aiutano a risollevare lo sguardo, che danno respiro quando si sente la fatica.

È proprio legando insieme questi segni che la FestAc, la festa dell’Azione cattolica, prende il via sabato 1 giugno a Cibeno, presso la parrocchia di Sant’Agata, nel ricordo del Concilio, nello sguardo orientato verso Odoardo, nella gioia della festa che è insieme momento di gratitudine, di preghiera, di formazione, di gioco, di fraternità insieme con il nostro Vescovo, con i nostri sacerdoti, con tutta la diocesi.

C’è un filo rosso che si dipana nei giorni della FestAc, e che il titolo suggerisce: il desiderio di rinnovare la Chiesa per rinnovare il mondo. È questo il senso che lo stesso Giovanni XXIII aveva indicato per il Concilio Vaticano II, ed è questo senso che ‘ guidati dai testi e dalla riflessione conciliare ‘ vorremmo provare a tracciare insieme a chi interverrà alla FestAc: a partire dal 1 giugno (alle 16.30) con don Roberto Repole, presidente dell’Associazione teologica italiana, con il quale vorremmo cogliere il nostro modo di essere eredi del Concilio, e chiudendo con una tavola rotonda (domenica 9 alle 16.30) in cui don Gildo Manicardi e Franco Miano, presidente nazionale dell’Azione cattolica, proveranno a rileggere il rapporto tra fede, coscienza e libertà, nucleo significativo della riflessione conciliare.

La FestAc non è semplicemente la festa di una associazione, ma vuole essere un momento in cui essa condivide la sua gratitudine con tutta la comunità ecclesiale e il territorio, pensando a momenti in cui chiunque possa sentirsi coinvolto e invitato.
Per questo motivo vorremmo davvero invitare tutta la nostra Chiesa, e non solo, a condividere e a partecipare, perché la festa dell’Azione cattolica sia una festa in cui tutti si sentono desiderati e cercati.