Editoriale del n. 22 del 9 giugno 2013


Violenza contro le donne: andare oltre Istanbul

 

Sfida culturale

Centro Italiano Femminile di Carpi

 

In Italia da anni si registra l’aumento esponenziale di uccisioni di donne e di violenze nei loro confronti che ormai meritano l’attenzione, in tempi brevi, da parte del Parlamento. Per questo la ratifica della Convenzione del Consiglio d’Europa detta ‘Convenzione di Istanbul’ sulla prevenzione e lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica è un passaggio storico per il nostro Paese.


Il Centro Italiano Femminile rileva con soddisfazione la ratifica della Convenzione avvenuta con voto unanime da parte della Camera dei deputati e auspica che venga ratificata dagli altri Stati europei perché diventi applicativa al più presto.

 

Il Cif di Carpi condivide e fa proprie le parole della presidente nazionale Maria Pia Campanile Savatteri: se gli strumenti legislativi sono fondamentali nella vita democratica di un Paese, nel caso della violenza contro le donne restiamo convinte che la vera sfida è quella culturale.
Da troppo tempo non ci si occupa più di educazione al rispetto, alla reciprocità, all’affettività, alla non-violenza; da troppo tempo, adulti di più generazioni non sentono come loro imprescindibile compito quello di essere educatori.

 

E’ sempre più palese il cambiamento radicale del rapporto che abbiamo con noi stessi e tra noi e gli altri, segno di fragilità e insicurezze, ma anche effetto delle tendenze culturali in atto: cancellazione delle differenze naturali, rivalità tra i sessi e risorgere di antichi stereotipi.

 

Il Cif continua a svolgere il suo lavoro capillare a favore di una cultura di  promozione della donna e della sua dignità, ispirando il proprio impegno ai principi cristiani perché siamo convinte che questa è la chiave per contrastare la cultura oggi imperante, che valuta la persona secondo criteri utilitaristici e di potere.