“In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25, 40). Le parole di Gesù, tratte dal Vangelo di Matteo, sono risuonate nella tiepida mattinata di domenica 19 febbraio, presso la chiesa di Cortile, durante la preghiera che ha preceduto la benedizione dei locali della Caritas parrocchiale. Un momento di fraterna condivisione, guidato dal parroco, don Carre Truzzi, alla presenza dei volontari di questa piccola ma vivace realtà, di Michela Marchetto, in rappresentanza della Caritas Diocesana, e dei parrocchiani, che, a seguire, si sono ritrovati in canonica per un aperitivo.
Situati sul retro della chiesa parrocchiale, i locali della Caritas si articolano in tre prefabbricati, il primo – dono di un benefattore – utilizzato come centro d’ascolto; il secondo funge da magazzino per i beni da distribuire; il terzo è il deposito più ampio per vari materiali.
Attualmente, spiega Aldo Filippini, “colonna portante” della Caritas di Cortile, “sono una ventina i nuclei familiari sostenuti tramite la distribuzione delle sporte di generi alimentari, ogni quindici giorni, il sabato pomeriggio. Un tempo, si distribuivano anche capi di vestiario, oggi non più. Siamo però sempre disponibili nel cercare di rispondere, per quanto possibile, anche in collaborazione con la Caritas Diocesana, a chi chiede di esselo indirizzato nelle pratiche burocratiche o nella ricerca di un lavoro. Nei mesi scorsi – aggiunge – abbiamo sostenuto anche cinque donne rifugiate dall’Ucraina, oggi rientrate nel loro paese”.
Se è vero che i volontari della Caritas di Cortile sono tutti uomini – “è una particolarità nostra, rispetto ad altre realtà analoghe” afferma con un sorriso don Truzzi – è vero anche che la solidarietà supera ogni distinzione di genere e di appartenenza. “I cortilesi sono generosi nel sostenere la Caritas – sottolinea il parroco -. Una menzione particolare merita il gruppo che vede uniti volontari di diversa provenienza nel servizio presso la cucina della parrocchia. Con le loro mani producono pasta fresca, ad esempio, tortellini, tortelli, maccheroni, rosette e le ormai celebri lasagne, con cui si realizzano periodicamente raccolte fondi a sostegno delle attività caritative parrocchiali”.
Una generosità sempre sollecita, dunque, nel venire in aiuto alla Caritas di Cortile, come dimostra anche il nuovo furgone, donato da un benefattore. “E’ un mezzo di fondamentale importanza – sottolinea Aldo Filippini – perché permette a noi volontari di recarci al Banco alimentare di Parma e ai supermercati Conad di Carpi per ritirare gli alimenti che poi riempiranno le sporte da distribuire alle famiglie da noi seguite”.
Ed è con un sentito ringraziamento – non senza emozione – a tutte le realtà e le persone che a vario titolo contribuiscono, fra cui la parrocchia, “che non fa mai mancare il proprio intervento quando c’è bisogno”, Conad Carpi e il Panificio Damiano di Fossoli, che Filippini conclude le sue considerazioni. “A contatto con i nostri fratelli e sorelle nel bisogno, tutti abbiamo ricevuto qualcosa in umanità, contemplando quell’amore che Dio riversa su ciascuno di noi stessi, poveri e piccoli davanti a Lui. Alla Caritas è bello ricevere, ma ho sperimentato che è ancora più bello donare”.