Giornata di preghiera e digiuno per la pace

Il 23 febbraio nel ricordo particolare delle popolazioni del Congo e del Sud Sudan

“Dinanzi al tragico protrarsi di situazioni di confl itto in diverse parti del mondo, invito tutti i fedeli ad una speciale Giornata di preghiera e digiuno per la pace il 23 febbraio prossimo, venerdì della Prima Settimana di Quaresima”. Questo l’annuncio del Papa, al termine dell’Angelus di domenica 4 febbraio. “La offriremo in particolare per le popolazioni della Repubblica Democratica del Congo e del Sud Sudan”, ha spiegato Francesco, che ha invitato “anche i fratelli e le sorelle non cattolici e non cristiani ad associarsi a questa iniziativa nelle modalità che riterranno più opportune, ma tutti insieme”. “Il nostro Padre celeste ascolta sempre i suoi fi gli che gridano a Lui nel dolore e nell’angoscia, ‘risana i cuori aff ranti e fascia le loro ferite’”, ha assicurato il Papa rivolgendo “un accorato appello perché anche noi ascoltiamo questo grido e, ciascuno nella propria coscienza, davanti a Dio, ci domandiamo: ‘Che cosa posso fare io per la pace?’”. “Sicuramente possiamo pregare”, la risposta di Francesco. “Ma non solo”, ha aggiunto: “Ognuno può dire concretamente ‘no’ alla violenza per quanto dipende da lui o da lei. Perché le vittorie ottenute con la violenza sono false vittorie; mentre lavorare per la pace fa bene a tutti!”.
 
In visita a Nomadelfi a e Loppiano il 10 maggio Papa Francesco visiterà la comunità di Nomadelfi a, nel grossetano, fondata da don Zeno Saltini, il prossimo 10 maggio. Nella stessa mattinata sarà inoltre a Loppiano, in visita al Movimento dei Focolari. L’elicottero decollerà alle 7.30 dall’eliporto del Vaticano per atterrare nel campo sportivo di Nomadelfi a: qui il Papa sarà accolto da monsignor Rodolfo Cetoloni, vescovo di Grosseto, don Ferdinando Neri e Francesco Matterazzo, presidente della comunità di Nomadelfi a. Il Pontefi ce sosterà sulla tomba di don Zeno e poi farà visita ad una famiglia della comunità, per incontrarne poi i membri in chiesa, dove è in programma un momento di festa dei giovani a cui seguirà il discorso del Santo Padre. “Tutti noi Nomadelfi – si legge nella nota della comunità -, dal più anziano al più giovane, siamo pieni di gratitudine per la visita del Papa. Lo avevamo invitato durante l’udienza nella sala Clementina, al compiersi dei suoi 80 anni, il 17 dicembre 2016. E il Papa verrà a trovarci per portarci nuovamente l’abbraccio della Chiesa. Sono passati ventinove anni dalla storica visita (21 maggio 1989) del suo predecessore, San Giovanni Paolo II. Il ricordo di quel giorno è ancora indelebile”.