Si è celebrato a Santa Croce di Carpi lo scorso 18 giugno il Giubileo di famiglie, sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose. Poco prima dell’ingresso per la Porta Santa, sul sagrato della chiesa, il Vescovo monsignor Francesco Cavina ha liberato quattro colombe bianche, simbolo della fedeltà. Nei giorni precedenti, liberate a Lecce, erano tornate a “casa” a Carpi, grazie al loro formidabile senso di orientamento. “Dobbiamo riconoscerlo: il desiderio di apparire, di emergere, di avere sempre di più ci seduce e ci rende ciechi, disorienta ed appesantisce il cuore, ma soprattutto delude perché ci spoglia della nostra vera umanità e ci ruba lo spazio della libertà in quanto ci porta a ritenere che solo nel possesso c’è sicurezza e gioia – ha detto il Vescovo nell’omelia -. Non a caso Gesù afferma che questi beni vengono distrutti dalle tarme e dalla ruggine, e che sono oggetto di furto da parte dei ladri. La via per essere liberati dal fascino illusorio del possesso e dell’apparire sta nell’ʽAmmassare tesori in cielo’. Gesù parla dell’amicizia con Lui, della carità fraterna, della comunione, della ricchezza condivisa, della stima reciproca. Tutti beni che non vengono meno, tutte strade che sottraggono l’uomo all’inconsistenza”.
Il testo integrale dell’omelia del Vescovo è scaricabile qui sotto e nella sezione Documenti del sito.