La missione non ha età, non ha confini e non ha mai termine, è una strada aperta verso il futuro dove la parola fine non esiste. Questo è quello che ha dimostrato Giuseppe Mazzoli ritornando per l’undicesima volta nel suo amato Benin alla bellissima età di settantasei anni, presso la missione di Cotonou della Congregazione Figlie del Sacratissimo Cuore di Gesù. A noi queste religiose sono più note come le “suore della Sacca” di Modena che, fino a qualche anno fa, erano presenti a Carpi presso la chiesa del Crocifisso. Per Giuseppe sono le sue “figliocce” grazie alla consistente donazione che fece per la costruzione della loro prima casa, in memoria della figlia scomparsa nel 1995. Oggi, questa comunità di giovani suore beninesi sta aprendo la terza casa nel nord del paese. Giuseppe è partito a fine luglio con un gruppo di dodici ragazzi della diocesi di Modena, con progetti diversi ma sempre per sostenere l’operato di queste religiose e proprio dal viaggio è iniziata la prima condivisione. Infatti vi era la necessità di portare il tabernacolo, donato da una famiglia modenese, per il Santuario dell’Adorazione Perpetua di Cotonou. Così le suore lo hanno smontato, ognuno di loro si è messo in valigia un pezzo e tutto quanto è arrivato sano e salvo per essere poi montato e utilizzato. Dopo qualche giorno di ambientamento i ragazzi si sono trasferiti al nord presso la nuova comunità di Djogou nel villaggio di Phkarra. Qui vivono tre suore che si stanno inserendo dentro la scuola cattolica per poi prenderla in gestione totalmente e dove questi giovani modenesi sono andati per tenere un corso sull’educazione sanitaria. Questa nuova missione è un segno molto importante che le suore danno alla gente locale perché la scuola cattolica è molto apprezzata ed è rivolta a tutti, cattolici, musulmani, animisti, accoliti delle sette, e questo loro lavoro, che non fa distinzioni di religione e razze, risponde in pieno alla richiesta del loro vescovo monsignor Antonie Gaje. Contemporaneamente, dall’altra parte del paese, Giuseppe si è messo a lavorare con un gruppo di giovani operai locali per la posizionatura delle mattonelle nel grande Santuario dell’Adorazione costruito davanti alla casa delle suore. Le mattonelle non erano tutte uguali perciò è stato necessario creare dei motivi decorativi tra i quali è stato possibile creare un grande crocifisso centrale. Poi è stato preparata la base per l’altare e la colonna dove mettere il tabernacolo che con tanta cura si sono portati dall’Italia e sono state montate le porte. Purtroppo mancano le finestre perché sono terminati anche i soldi e così sono terminati i lavori. Giuseppe è allora rientrato in Italia con un nuovo obiettivo, raccogliere i fondi per acquistare tutte le finestre ed avere un altro motivo per ritornare in Benin, dalle sue “figliocce” che lo fanno sentire il loro padre e lo attorniano di tanto affetto e tanto calore umano. E la missione continua…
Per donazioni: Progetto Santuario Cotonou
IT 14 M 02008 23307 00028443616
ASSOCIAZIONE SOLIDARIETA MISSIONARIA ONLUS