Cari fratelli e sorelle, rivolgo a tutti l’augurio di un santo Natale.
In quel Bambino, adagiato nella mangiatoia, brilla una certezza: Dio non è lontano, né estraneo alla nostra storia. Egli è l’Emmanuele, il Dio con noi e per noi. Gesù, nato da Maria, è dono di Dio all’umanità. Con la sua venuta cielo e terra si congiungono, la notte lascia il posto al giorno, la paura alla speranza, la malattia e il dolore sono illuminati dalla presenza del Signore, la morte si apre alla certezza della piena comunione con Dio.
A tutti, in particolare agli ammalati e agli anziani, a chi è umiliato dalla mancanza di lavoro o da ristrettezze economiche, a chi sperimenta la solitudine, a quanti sono umiliati da difficoltà vorrei ripetere le parole del profeta Isaia: “Alzate il capo, la vostra liberazione è vicina”.
Buon Natale!
+ Francesco Cavina