Carissimi sorelle e fratelli,
questo è il primo Santo Natale che vivo insieme a Voi e difficilmente si cancellerà dalla memoria, come del resto ogni giorno di questo anno 2012 che ha visto la mia vita completamente trasformata dalla chiamata all’episcopato prima, dall’incontro con la Chiesa di Carpi e poi dalle note vicende che ci hanno così duramente provato.
Allora è motivo di consolazione potersi accostare al mistero del Natale, all’Incarnazione del Figlio di Dio, l’avvenimento fondamentale dell’umanità perché Dio ha fatto irruzione nel mondo. Occorre sempre porsi la domanda sul vero significato del Natale: Gesù Cristo è venuto per dirci che abbiamo un Padre nei cieli che agisce nel tempo, che penetra nella storia degli uomini, che i suoi interventi salvano e che in Lui si compie in modo definitivo ed irrevocabile il progetto di bene di Dio verso l’uomo.
Ho pensato di donare, attraverso Notizie, una mia riflessione proprio sulla paternità di Dio che attraverso il Figlio, Gesù Cristo, rivela se stesso e risponde così alla domanda su chi è l’uomo, a quale progetto d’amore è chiamato. Vi invito a leggerla con calma, magari nel silenzio, davanti al presepio, che spero illumini le vostre case in questi giorni di festa.
Mi unisco in profonda comunione spirituale a tutte le comunità, le famiglie e le singole persone che si apprestano a celebrare il Santo Natale in condizioni di precarietà, di disagio che non possono ritrovarsi nei luoghi più cari come la chiesa parrocchiale o le case di famiglia. Sappiano che il Vescovo è loro vicino.
Gesù, il Verbo di Dio viene a porre la sua casa in mezzo alle nostre case: l’augurio più bello che possiamo scambiarci è che venga accolto con cuore aperto e sincero per divenire più veri, più autentici, in una parola più umani.
Buon Natale! Per tutti sia un Santo e Felice Natale!
+ Francesco Cavina